Compie settant'anni uno degli ex Inter più amati e non se ne rende forse neanche conto.Spillo Altobelli,ex attaccante nerazzurro, compie settanta anni e sono stati in tanti a volerlo sentire in questa occasione speciale. Lui si meraviglia: "Non me lo aspettavo" e dice: "Forse neanche lo meritavo". E ringrazia i tifosi, tutti quelli che lo hanno fatto sentire amato nel corso del tempo, anche i tifosi delle squadre rivali: "Il calcio va avanti per loro".

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Altobelli: “L’augurio per i 70 anni? Arrivare ai 100. L’Inter è la mia famiglia. Per lo scudetto…”

Alessandro Altobelli è il secondo marcatore di sempre nella storia dell'Inter, dopo Meazza, ha segnato 209 gol in 466 presenze con la maglia nerazzurra. Un idolo alla sua epoca ma anche per tanti tifosi interisti che hanno imparato ad amarlo dopo.
Queste le sue parole a SportMediaset:
-Come nasce il tuo soprannome, Spillo?
Non posso dimenticarlo. Mi è stato dato quando giocavo nel Latina, arrivavo in ritiro con il pullman e il maestro mi portava nello spogliatoio. Lui mi chiamò Spillo perché ero alto e magro e da quella volta mi chiamano tutti così.
-Come vedi la Nazionale di Gattuso?
Dopo la sconfitta con la Norvegia non possiamo parlarne bene. Ma ho fiducia, avremo gli spareggi fra qualche mese. È una squadra giovane, che ha qualità e ha passione. Non appena si ritrovano tutti insieme e tutti insieme lottano per un qualcosa come Gattuso questa squadra può darci soddisfazioni. Il calcio italiano è sempre stato un calcio bello e ha avuto risultati: 4 Mondiali e 2 Europei.
-Il tuo rapporto con l'Inter negli anni?
È la mia famiglia. Quando voglio andare alle partite sono sempre invitato. Ora vado un po' meno, più va sull'età e meno cose faccio. Ringrazio tutte le squadre dove ho giocato, cominciando dal Brescia, il Latina che mi ha lanciato, ho giocato alla Juve con Boniperti e Agnelli. Mi sono tolto tante soddisfazioni. Ricordo volentieri Fraizzoli. Devo dire che neanche io forse mi aspettavo una carriera così bella, poi campionato del mondo vincere la finale e segnare capita a pochi nella vita.

-L'Inter di Chivu?
Tutti erano preoccupati di Chivu, non sapevano se potesse essere all'altezza. Oggi leggo che sa di calcio. Ma del resto chi ha giocato il calcio lo capisce. Tutto sta a farlo entrare nella testa dei giocatori.
-La favorita per lo scudetto?
Napoli e Inter hanno qualcosa di più rispetto alle altre. Ma Roma, Juve anche sono squadre che hanno fatto una buona campagna e che giocano un buon calcio, ottimi allenatori: sarà un campionato complicato.
-Il tuo gol più importante?
Il 3 a 0 della finale della Coppa del Mondo. Tanto che anche Pertini ha esultato. Il gol più bello è la rovesciata all'Inter con il Nantes. Ma ognuno si può scegliere quello che preferisce.
-Com'è la vita in Qatar?
Prima commentavo per la tv qatariota il calcio italiano. Adesso vado spesso in Kuwait: mi piace raccontare il calcio all'estero.
-Il tuo prossimo gol a 70 anni?
Mi auguro tanto di poter festeggiare anche gli 80, i 90 e i 100. Ma non dipende da me. Quello che dipendeva da me l'ho fatto, questo non dipende da me.
(Fonte: SM)
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