Intervistato da Dazn, il centrocampista dell'Inter Barella ha parlato della scorsa stagione, dell'addio a Inzaghi e del nuovo corso Chivu:
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Barella: “Inzaghi, notizia strana. Non siamo divisi, dico una cosa ai tifosi. Chivu ha voluto…”
"Bello riuscire a vedere da vicino il loro mondo, in Europa non si vedono spesso. Bellissima esperienza, bisogna fare i complimenti per quanto sono riusciti a creare".

Qua il loro mantra è sempre competere, è quello che vi siete detti per questo Mondiale?
Sicuramente è uno slogan che condivido al 100%. Lo specchio della nostra stagione scorsa. Siamo arrivati in fondo a tutto, non siamo riusciti a vincere, ma sicuramente è stata una stagione che ci ha lasciato molto. Non tutto di positivo, ma anche qualcosa di negativo. Siamo venuti qua per ritirarci su e fare il meglio possibile".
Come stai ora mentalmente e fisicamente?
"Sicuramente fisicamente c'è stanchezza, anche mentalmente. Stagione bellissima dal punto di vista della competizione, abbiamo lottato su tutti i fronti, non sono arrivate delle vittoria e questo qualcosa di negativo te lo lascia. Però sono venuto qua con la voglia di fare bene, di ritrovare la gamba e la testa giusta. Il mister ci sta aiutando tanto, ha tantissima empatia. Abbiamo avuto un cambio e quello non solo porta cose negative, ma tante cose positive. Bisogna trovare il giusto compromesso, il mister è stato bravissimo e ci sta dando una grandissima mano".
La finale persa quanto pensi possa rimanere nella testa?
"Nella testa rimarrà, è una sconfitta che fa parte di un percorso. Sconfitta importante e che dà fastidio. Nella vita e nel calcio bisogna sapersi rialzare. Noi abbiamo dimostrato di saperlo fare, abbiamo perso campionati per un punto, due finale di Champions, un altro campionato, abbiamo vinto. Abbiamo capito che il calcio è fatto di alti e bassi, bisogna lavorare di più. Questa è la mentalità".
Vi siete dati una spiegazione di quella finale?
"Diciamo che una risposta non ce l'ho, una spiegazione non c'è. È un insieme di tanti fattori, faccio fatica a dire un perché. Abbiamo cercato di parlarne, ci siamo confrontati per vedere dentro di noi quali erano le sensazioni. Tutte diverse, c'erano tanti elementi. Il calcio è così, può succedere di avere una giornata storta, purtroppo è arrivata in finale. Però mi tengo il percorso che abbiamo fatto, abbiamo perso con la squadra più forte del mondo, ma abbiamo battuto le altre due più forti. La cosa che posso fare per cercare di dare il meglio che posso per aiutare mister, compagni e squadra. Mister e staff si sono presentati in un modo incredibile".
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