Reduce da due sconfitte tanto immeritate quanto dolorose contro Milan e Atletico Madrid, l'Inter di Chivu cerca l'immediato riscatto sul campo del Pisa. Una sfida che, in Serie A, manca da più di 30 anni: l'ultimo precedente all'Arena Garibaldi risale al 3 marzo 1991, un 0-1 deciso dalla rete di Nicola Berti. Una partita sulla carta agevole per i nerazzurri, ma che nasconde parecchie sfide. Fcinter1908 ne ha parlato con Gionatha Spinesi, ex attaccante pisano doc, con un passato anche a Milano.

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ESCLUSIVA Spinesi: “L’Inter può vincere tutto, ma il Pisa se la giocherà. Esposito…”
Gli inizi al Pisa, l'arrivo all'Inter da ragazzino. Cosa rappresenta per te questa sfida?
"Pisa è la mia città, dopo tanti anni sono tornati in Serie A ed è normale che il mio cuore è là, come tifo, come appartenenza. Mi auguro che faccia una grande partita e che ottenga un risultato positivo. L'Inter significa tanto per me, si può dire che sono partito da là: mi ha segnato enormemente, arrivavo da una decina di partite in Serie D e ho ancora il ricordo di quel momento, quella scena dove facevo stretching con i miei compagni e il giorno dopo ero con Zamorano, Branca, Ince, Roberto Carlos... Avevo 17 anni, ancora oggi il ricordo è vivissimo".
L'Inter torna a giocare in Serie A a Pisa dopo più di 30 anni: che atmosfera si avverte in città?
"I miei fratelli, i cugini, i parenti, vanno sempre a vedere le partite. Già da 3-4 anni a Pisa si vive la partita come se fosse una festa, come un sogno, c'è grande passionalità. La tifoseria segue molto la squadra, è una cosa bellissima. Pisa è una realtà come ce ne sono poche, tanti giocatori che passano da qui tendono a restarci anche a vivere".
Il Pisa, da neopromossa, è reduce da 6 risultati utili consecutivi (5 pareggi e una vittoria). Ti aspettavi un rendimento del genere?
"I dubbi in estate c'erano, ma il Pisa ha mantenuto il dna dello scorso anno. Con Inzaghi aveva anche espresso un grande calcio, è evidente che ci fosse qualità all'interno del gruppo. Gilardino sta facendo molto bene, trasmette la sua esperienza, e i risultati stanno arrivando. Guardando le partite contro il Torino, dove vincevano di due gol, e contro il Sassuolo, dove sono stati rimontati all'ultimo, i punti potevano essere anche di più. Stanno facendo bene".
Pensi che possa raggiungere la salvezza?
"Non farmi fare gli scongiuri! Mi sembra una squadra che ha tutte le carte in regola nei confronti delle altre 5-6 per potersela giocare fino alla fine".
L'Inter, invece, arriva da due sconfitte contro Milan e Atletico Madrid dove non ha affatto sfigurato.
"Concordo, soprattutto nel derby. L'Inter, a differenza dello scorso anno, ha anche una gestione diversa dei giocatori, c'è un minutaggio diverso, si cerca di protare tutti ad alto livello e di preservare, quando possibile, i più importanti. Lo scorso anno è capitato poco, e questo non ha permesso di giocarsi come avrebbe potuto il finale di stagione. Come rosa, come giocatori, come qualità, è la squadra più forte insieme al Napoli: penso sia costruita per vincere tutto, mi auguro che possa essere l'anno giusto. Chivu sta dimostrando di saperci fare, mi piace molto anche il suo modo di comunicare, sa quello che vuole e quello che deve fare. Sono convinto che l'Inter qualcosa lo porterà a casa".
Da attaccante esploso in giovane età, cosa ne pensi di Esposito?
"Quando giochi a certi livelli è normale che ci sia pressione. Tutto è diverso, tutto è amplificato. Mi sembra comunque che si stia adattando bene a questa realtà. Sa che gioca nell'Inter, in una squadra che deve solo vincere, non ci sono pareggi o sconfitte. È un ragazzo giovane, ha qualità: tra un paio di anni si vedrà quello che realmente vale".
Pensi che sarà una partita dall'esito già scritto? O il Pisa può songare l'impresa?
"L'Inter è l'Inter: non ricordo negli ultimi anni tre partite di fila senza vincere. Sono arrivate sconfitte immeritate, e a maggior ragione giocherà per un solo risultato. Il calcio però è cambiato, anche il Pisa si giocherà la sua partita e avrà le sue occasioni. I giocatori dell'Inter sono chiamati a un riscatto immediato, poi quello che accadrà non lo so".
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