In un'intervista a Skysports Illustrated, l'ex United e oggi attaccante del Napoli Rasmus Hojlundha parlato del suo sbarco in Serie A, lui che è stato accostato per diverso tempo anche a Inter, Milan e Juventus. «Lo United mi ha fatto capire chiaramente che non rientravo nei piani per quest'anno. All'inizio della stagione, e senza partite europee, credo che il Napoli abbia visto l'opportunità di prendermi. Non appena ho sentito il loro interesse, ho fatto capire chiaramente al mio staff e alle persone intorno a me che volevo solo andare lì. Ho avuto diverse conversazioni con l'allenatore e con il direttore sportivo», ha spiegato.

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Hojlund: “Appena ho sentito Napoli ho detto sì. Conte ha fatto differenza. E Lukaku…”

«La prima telefonata con Conte non è stata molto lunga. Credo che fossimo entrambi abbastanza chiari sul fatto che il trasferimento al Napoli fosse una buona opportunità per me. Quindi è stata una conversazione breve e positiva. È un allenatore incredibile, ha fatto bene ovunque abbia allenato e questo ha avuto un peso importante nella mia scelta. Se un allenatore come lui chiama, devi solo dire di sì», ha continuato l'attaccante.

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—Quando gli è stato chiesto chi sono i suoi idoli, il calciatore ha risposto: «Ovviamente Cristiano Ronaldo è il mio più grande idolo. Credo di aver cercato di imparare qualcosa da lui. Non siamo lo stesso tipo di giocatore, ma in termini di mentalità, fame di gol e questo tipo di sensibilità ho cercato di prendere da lui. Io e i miei amici lo ammiravamo fin da piccoli. Lui pensa di essere il migliore e se qualcuno dice che non è vero se ne frega, vuole solo continuare a migliorare, migliorare. Lo ammiro molto per questo», ha sottolineato l'attaccante.
E ha parlato anche di un suo compagno al Napoli, Lukaku: «Rom è un ragazzo fantastico. Non lo conoscevo bene prima, ho fatto un paio di chiacchiere con lui in campo. A casa ho una maglia di Romelu. Quindi, in questo senso, è sempre stato un idolo per me, perché l'ho sempre ammirato. Sarà bello quando rientrerà, ma ovviamente voglio giocare! Quindi ci sarà competizione, ma penso che confrontandomi con lui io possa imparare. Sento che può darmi molto perché ha sempre segnato gol ed è bravissimo a tenere legata la squadra», ha concluso.
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