Ruud Krol, ex difensore olandese del Napoli, ha fatto il punto sul campionato di Serie A ai microfoni de La Gazzetta dello Sport: "Il destino del Napoli è esclusivamente nelle mani del Napoli. Però non è così, lo sappiamo da sempre. Ogni gara fa storia a sé, non è assolutamente un modo di dire. E già a Cremona sarà un nuovo esame, contro un avversario che si sta comportando benissimo e che vorrà fare bella figura".

news
Krol: “Napoli leggermente avanti. Inter? Proviamo a toglierle 3 titolari e vediamo”
C'è una favorita, a questo punto?
"Io penso che il Napoli sia leggermente davanti all'Inter, che ogni tanto qualche colpo a vuoto lo accusa. Ma siamo comunque su livelli elevatissimi. Il Milan sta dietro, non mi convince del tutto, ha qualche lacuna. E però la sorpresa, se proprio vogliamo chiamarla così e non mi sembrerebbe neanche il termine più appropriato, esiste e va temuta".
Sembra di individuarla, conoscendola.
"Mi hanno colpito i progressi della Juventus di Spalletti, che è cresciuta e che può diventare un'antagonista alla distanza. Le difficoltà di chi deve inseguire non sono mancate e non mancheranno. Ma in Europa mi è piaciuto il piglio e anche contro la Roma ha saputo domare le insidie. Il talento non manca, penso a Yildiz sugli altri, ma il fattore è l'allenatore. La Nazionale non era l'habitat di Spalletti, in tre giorni per ogni convocazione cosa poteva fare? Lui insegna e lo fa bene".
La decidono gli allenatori?
"Con i calciatori, chiaramente. L'Inter ha Lautaro, ha Thuram, ha Calhanoglu. Ma il Napoli che sta lì tra un po' avrà Anguissa, poi Gilmour e anche Lukaku, poi De Bruyne. Se ci fate caso, sta lassù nonostante abbia dovuto lottare contro tanti infortuni. Il vero mercato esploderà quando rientreranno i giocatori persi in questi mesi".
I campionati non si vincono a dicembre, come si dice.
"E infatti adesso arriva un mese importantissimo per chiunque. C'è la Champions a fine gennaio che assorbirà anche molta energia non solo fisica. E chi sta meglio, chi ha più calciatori, può anche avere la possibilità di cambiare. Questo aspetto può diventare centrale nell'economia della stagione. Il Napoli ha dovuto rinunciare a molte stelle, non si può dimenticarlo, né essere superficiali. Mai avuto Lukaku, da due mesi non ha De Bruyne, e stiamo parlando di De Bruyne, e da più di uno non c'è Anguissa. Proviamo a fare un giochino, togliendo tre giocatori di questo spessore all'Inter o alla Juve e vediamo come sarebbe andata".
© RIPRODUZIONE RISERVATA



