Un aneddoto del rapporto con Conte? Ce ne sono due: quando sono arrivato all’Inter facevamo le corse durante l’allenamento, quel giorno lì saltai un blocco di corse.
Mi chiamò in ufficio, mi disse che se l’avessi rifatto sarei finito fuori rosa. Avremmo giocato col Sassuolo, e psicologicamente mi diede un grande stimolo perché giocai bene. Da quel momento ci siamo trovati ancora di più, voleva darmi forza mentale e ci riuscì. Poi quando ci siamo ritrovati qui a Napoli, è stato un bel momento perché ci siamo guardati ed io ero molto felice di poter lavorare di nuovo con lui, e lui subito a dirmi ‘andiamo subito a lavorare, è il momento di fare qualcosa di buono’”, le sue parole.
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