Dopo la beffa col Napoli e il ko col Psg, è più la voglia di rivincita europea o quella di scudetto?
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Mkhitaryan: “Inter, cambiare è un bene. Chivu diverso da Inzaghi. Ingiocabili? Penso che…”

"Gli eventi negativi della vita non devono abbattere, ma rendere più forti. Bisogna pensare positivo, lavorare di più, migliorarsi. Ad esempio, nessuno deve credere in partenza che non avremo più la possibilità di giocarci una finale di Champions. Al contrario, devi volerci riprovare, avere più fame".
Rimpiange che non abbia mai avuto, forse ingiustamente, la considerazione riservata ai big?
"Ognuno ha le proprie preferenze e io gioco solo per divertirmi, per amore del calcio, della vita e anche di me stesso. Se io sono soddisfatto, mi basta, e pazienza se gli altri non mi inseriscono nei primi dieci o nei primi cento. Certo che se fossi stato scarso, non avrei giocato nei club dove sono stato".

Quella sua parola, "ingiocabili", è invece diventata una croce, ma lei la scorsa stagione ha anche detto: "A volte ci sentiamo troppo forti e non siamo concentrati...". Aveva ragione.
"Sì, è stato un problema evidente, abbiamo perso punti perché, inconsciamente, pensavamo forse che ce l'avremmo fatta comunque. Anche su questo stiamo lavorando tutti insieme grazie all'allenatore: vogliamo evitare di cadere ancora in quell'errore. Però, resto dell'idea che, se ci alleniamo bene e ci sacrifichiamo, allora per l'Inter tutto diventa davvero possibile. Non è arroganza, ma voglia".
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