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Perinetti: “Inter ancora forte, ma il derby non ha pronostico. Conte…”

Eva A. Provenzano
Eva A. Provenzano Caporedattore 
Il dirigente ha parlato della Nazionale di Gattuso ma anche della sfida contro il Milan di domenica prossima

Giorgio Perinetti, intervistato da SportMediaset, ha parlato dell'Italia e del passaggio ai play-off per la qualificazione ai prossimi Mondiali. «Le premesse non sono esaltanti, ma credo che Gattusoabbia fatto un ottimo lavoro restituendo spirito di appartenenza alla squadra. Il risultato è stato eclatante in negativo, ma credo che a marzo riusciremo a superare questo ostacolo. Anche se dire oggi che l'Italia potrebbe essere al Mondiale dopo i play-off non è il massimo. Dobbiamo prenderci questo con determinazione e sperare poi di arrivare ai Mondiali in una condizione diversa. Ma il calcio continua a verniciare la facciata cambiando allenatore ma non cambia la formazione dei giocatori a livello individuale».

-Come si può cambiare? 

Tornando a lavorare una volta. Eravamo la Nazionale più temuta del mondo grazie a grandi individualità. Ora pensiamo al collettivo, abbiamo grandi allenatori ma se non si cambia il modo di far crescere i calciatori non avremo più il 60-70% di giocatori italiani in Serie A. Al di là di altre situazioni come trasferimenti e normative da affrontare. 

-Settimana importante in Serie A col derby di Milano: è l'Inter ancora la più forte? 

È la squadra con più mentalità internazionale. Sicuramente in Europa è quella che ci può rappresentare meglio. In questi anni è stata anche la squadra più forte in Italia anche se gli scudetti vinti sono meno di quelli che poteva riuscire a raggiungere. Chivu sta facendo bene, la società è sempre pronta e sta facendo innesti mirati ogni anno e credo sia tra le più forti. Favorita per il derby? Un conto è un campionato da 38 partite. Un conto è una partita sola, non c'è pronostico. 

-Sfogo di Conte, che si aspetta? 

I giocatori del Napoli hanno dato tanto al Napoli, a Spalletti e Conte ma anche i due allenatori hanno dato tanto a loro. Se sono riusciti a vincere lo scudetto l'anno scorso con un pronostico improbabile affidandosi a Conte, non vedo come adesso debbano scindersi in mille problemini che i giocatori tirano fuori. Credo che Conte abbia dato loor una certa mentalità e devono seguirlo in maniera piena. Perché il Napoli merita coesione, unità d'intenti e la qualità che l'anno scorso ha dimostrato di avere. 

(Fonte: SM)