Rossi: “Verona, sarà complicato battere l’Inter. Spero che questo tabù finisca”

Ezio Rossi era in campo in occasione dell'ultimo successo al Bentegodi del Verona contro l'Inter, e proprio un suo gol decise la sfida del 9 febbraio 1992. L'ex difensore e allenatore degli scaligeri ne ha parlato a L'Arena: "Spero che questo tabù finisca, anche se oggi è molto complicato per i gialloblù. Avevo preso una brutta botta col Milan ed ero rimasto fermo una settimana. Due costole rotte. Dal lunedì al giovedì mi allenavo in bicicletta col professor Sassi. Al venerdì mister Fascetti mi fa: "Non ti tirerai indietro domenica? Devi marcarmi Berti". Io accettai da folle. Perchè facevo fatica a respirare. La vigilia del match un ragazzo dei Redskins mi portò un corpetto da football americano, quello con le stecche di protezione dentro. Mi stava bene e giocai".

Il gol?

"Se ne va Raducioiu sulla fascia e il suo centro mi trova libero sul secondo palo, facile far gol. Sbagliammo pure un rigore con Stojkovic ma lui giocò una grande gara. Forse se fosse stato bene ci saremmo salvati".

Dopo quel match si parlò di piazzamento Uefa...

"Vero, lo ricordo. Quella vittoria sull'Inter ci fece più male che bene. Però dai, bello che vi ricordiate quel gol. Non è stato il più bello ma tra i più importanti. Sono quelle storie che ormai noi vecchietti amiamo ricordare".

La Serie A di oggi?

"Mi annoia. Tutti vogliono copiare Guardiola e poi c'è troppa corsa e poca qualità e ve lo dice uno che di correva tanto. Oggi è uno sport bello e fisico ma ha perso in tecnica, fascino e romanticismo. Nei dilettanti è pure peggio".

L'Hellas?

"L'ho visto con la Roma. Ha fatto una grande partita. Hanno ritrovato entusiasmo. I gialloblù resteranno sull'altalena sino alla fine ma tre squadre più modeste di loro ci sono".