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Simonelli: “Priorità stadi. Inter e Milan, opportuno superare difficoltà. Su scommesse e Decreto…”

Andrea Della Sala Redattore 

Vi divide la questione relativa al decreto Crescita. Perché è tanto importante per il calcio?

«Prima di tutto va rivista la narrazione degli stranieri che bloccherebbero la crescita dei giocatori italiani ed è innegabile l’alta qualità dei calciatori arrivati grazie al Decreto Crescita e che come siano stati di stimolo per i nostri ragazzi. Inoltre, i numeri dimostrano che l’abolizione del Decreto non ha portato a una diminuzione del numero di calciatori stranieri arrivati in Italia, anzi: nella attuale stagione di A la percentuale degli stranieri utilizzati è salita al 67,2% rispetto al 63,9% della precedente. In realtà ha semplicemente inciso sulla qualità dei nuovi arrivi dall’estero avendone abbassato il livello; dall’altra parte è stata ridotta la capacità dei nostri club di offrire stipendi adeguati ai fuoriclasse stranieri. Il calcio vive di competitività a livello internazionale e più la Serie A sarà forte grazie a campioni, italiani o stranieri che siano, più introiti avrà. E di tutto questo ne beneficeranno a cascata anche le categorie inferiori grazie alla mutualità».

Se si parla di ricavi, quali scenari futuri e obiettivi per incrementare i diritti tv?

«Stiamo facendo grandi passi avanti per migliorare la qualità del prodotto e ingrandire la torta dei ricavi evitando che una parte vada dispersa a causa della pirateria che comunque, grazie anche all’aiuto delle istituzioni, stiamo efficacemente contrastando. Il nostro amministratore delegato Luigi De Siervo sta facendo un grandissimo lavoro sul tema».