NAPOLI - "Quando mi hanno detto di essere uno scugnizzo è stato un momento bellissimo. Cittadinanza napoletana, bellissimo. questo amore sfrenato ti metteva anche timore perché non sai dove può andare a finire. Primo anno ho vissuto in albergo di fianco alla camera di De Laurentiis, mandavo su a controllare se era lì per non vederlo prima di dormire. È un grande presidente. Il secondo anno ho vissuto a Castel Volturno, ci voleva tantissimo per arrivare per il traffico. Io quando alleno non facevo altro. Alzarsi e vedere le righe del campo per me era il massimo. Separazione? Era diventato difficile, De Laurentiis non mi ha mai parlato di un rinnovo di contratto, di un regalo per farmi vedere che mi voleva bene. Quando ha detto ai giornalisti che il campionato lo avrebbero vinto anche loro, è una roba che non si poteva sentire. Lui aveva detto Spalletti rimane perché aveva la prelazione altrimenti sarei dovuto rimanere fermo. L'anno dopo ha creduto di poter gestire la situazione da solo, si sa com'è andata e poi è andato a prendere un altro allenatore con una certa personalità. Napoli è come essere sulle montagne russe".
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PORTIERE - "Se ho palla io e siamo uno di più a giocarla diventa fondamentale. Ora è diventata una cosa normale. Adesso più di prima devi andare a buttare palla dietro. Tu devi preparare la squadra e saper leggere cosa ci vuole in dei momenti di calcio giocato. Milinkovic secondo me è stato preso anche per questo, se quando ti venga a soffocare tu tiri la bastonata a Lukaku e te la mette giù. Ritornare tutti sotto la palla è difficilissimo, faticosissimo a livello di muscoli e di testa. Avere Suzuki che dall'area piccola ti mette in porta vuol dire tanto".

FORMAZIONE IDEALE - "Quelli della Nazionale no, Donnarumma viene facile. Diciamo Sczesny... Modulo 4-3-3 o 4-2-3-1. a destra Di Lorenzo, a sinistra Jankulovsky. Difensori centrali: ho avuto Koulibaly, Kim, ho avuto l'allenatore dell'Inter Chivu... Mexes un pazzo ma era una forza. Mettiamo Koulibaly e Chivu. Mediani... Pizarro e De Rossi. Trequartista si mette Totti, Dzeko con me a Roma ha fatto delle robe... Metto Dzeko attaccante. Le ali: Kvara va messo per forza e poi Salah. Allenatore Agresti".
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