Emiliano Viviano, intervenuto ai microfoni del podcast Centrocampo, è tornato così sul suo periodo all'Inter tra il 2011 e il 2012: "Quella squadra era inallenabile perché c'erano una serie di problematiche legate ai calciatori: chi aveva problemi con la società, chi giocava e chi non giocava. Era la fine di un'era megavincente: era una squadra davvero difficile da allenare, era uno spogliatoio difficile con delle problematiche con qualcuno che era alla fine, qualcuno che voleva andare via e qualcuno che aveva problemi con gli altri.

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Viviano: “Io all’Inter? Era inallenabile! Fatto guerra per andarmene con Branca che mi diceva…”
Ranieri ha fatto fatica a gestire quel gruppo e parliamo di uno dei migliori. Il mio approccio quando sono arrivato era quello di andarmene via, lo dico in tutta sincerità: era una questione di umiltà, non volevo mettermi a lottare con Julio Cesar, era impossibile. La società Inter con me si è comportata sempre benissimo: volevano tenermi perché mi dicevano che lui sarebbe andato via e che io avrei giocato qualche partita. Ma io avevo fatto tutta la carriera a giocare e spingevo per andare: e Prandelli in Nazionale non ti convocava se non giocavi nel club, avrei perso la Nazionale.
Poi quando mi faccio male, l'unico errore vero che mi imputo in carriera è stato quello di fare la guerra per andarmene dall'Inter: l'ho fatta veramente, volevo andare a giocare. Ma sarei dovuto rimanere. Branca mi diceva di non andare perché Julio Cesar stava avendo qualche problema fisico, era un anno di transizione: mi diceva che avrei avuto qualche possibilità e che sarebbero magari ripartiti da me. Io ho spinto per andare via, ma sarei dovuto rimanere: in quell'estate mi hanno cercato 15 squadre, in Serie A 8".
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