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Inter, dittatura Akanji: Chivu non ci rinuncia mai. Numeri super con lui in campo

Inter, dittatura Akanji: Chivu non ci rinuncia mai. Numeri super con lui in campo - immagine 1
L'ex City è un giocatore a cui Chivu non rinuncia praticamente mai. E con lui in campo i numeri in difesa migliorano
Andrea Della Sala Redattore 

L'importanza di Manuel Akanji per la difesa dell'Inter è sotto gli occhi di tutti. L'ex City, arrivato l'ultimo giorno di mercato, è un giocatore a cui Chivu non rinuncia praticamente mai. E con lui in campo i numeri in difesa migliorano.

"Da quando Manu ha piazzato la sua bandierina là dietro, l’Inter si è riscoperta solida come una volta. Tre delle quattro partite chiuse senza subire gol sono sbocciate da quando Akanji si è unito ad Acerbi (o De Vrij) e Bastoni, mentre Chivu lo ha eletto intoccabile in tempi record: prendendo in esame le partite giocate dall’Inter con l’ex City in rosa — dal derby d’Italia del 13 settembre a oggi — Akanji è il difensore che ha giocato più di tutti, 473 minuti tra A e Champions. Bastoni segue con 421 minuti, mentre Acerbi e De Vrij, che si spartiscono il cuore della difesa, sono più lontani: 270 minuti ciascuno. Nell’Inter democratica che Chivu sta costruendo — siamo a 22 titolari in 8 partite stagionali — Akanji è un dittatore: sempre titolare tranne che contro lo Slavia Praga. Partita giocata comunque, entrando nella ripresa per Bisseck", sottolinea La Gazzetta dello Sport.

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"Proprio il tedescone si è ritrovato suo malgrado a vestire i panni della vittima: se un anno fa l’alternanza con Pavard era diventata una piacevole regola, in questa stagione Bisseck è costretto a rincorrere. Troppo difficile, almeno per il momento, reggere il passo del campione sbarcato dalla Premier: in meno di un mese di lavoro ad Appiano — non parla ancora l’italiano ma lo capisce alla grande —, Akanji ha impastato cemento da tripletista per il muro nerazzurro, rinforzandolo con tutto quello che serviva all’Inter. Ovvero esperienza, affidabilità, iniziativa in costruzione e una intelligenza tattica fuori dal comune, affinata negli anni con Guardiola", aggiunge Gazzetta.