Arrivato nell'ultimo giorno di mercato, quasi a sorpresa, Manuel Akanji si sta dimostrando uno degli acquisti più importanti della rosa dell'Inter. Chivu lo ha subito piazzato in campo sul centro-destra e da lì non si è più spostato.

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Inter, Akanji imprescindibile. Il riscatto è una formalità, Chivu ha già un’idea per il futuro
"Chi tardi arriva alloggia benissimo. Per conferma chiedete a Manuel Akanji: l’Inter gli ha aperto la porta di casa sul gong del mercato e lui non ha perso tempo, subito a suo agio nell’appartamento lasciato libero da Pavard. La posizione è ideale perché strategica – dalla destra, seguendo i passi veloci del vicino di casa Dumfries, si aprono autostrade per l’area avversaria – e in più la vista è meravigliosa: Akanji si affaccia sul centro della difesa e sa che prima o poi un giro da quelle parti lo farà perché ha conoscenze, struttura e qualità per prendersi tutto il quartiere. Centrodestra, centrale tra i centrali, persino vice Bastoni all’occorrenza, Manu può fare tutto e l’Inter sorride soddisfatta: più passano i giorni – e le partite – e più dentro al club cresce la sensazione che quell’assegno da 15 milioni per riscattare il difensore svizzero dal Manchester City potrà essere staccato a fine stagione", scrive La Gazzetta dello Sport.
"Ecco, tra venerdì e lunedì, contro Svezia e Slovenia, Akanji si esibirà con molte probabilità da centrale puro in una difesa a quattro — è in quella posizione che il ct svizzero Yakin lo ha schierato nelle prime due partite di qualificazioni mondiali tra Kosovo e Slovenia, raccogliendo due successi, altrettanti clean sheet e un gol dell’interista — ma il trasloco in pieno centro è uno scenario che si può intravvedere anche nella difesa a tre dell’Inter: Chivu, che con Akanji chiacchiera di calcio ma anche di Nfl, passione comune, considera lo svizzero un giocatore perfettamente in grado di guidare tutto il reparto (come pure Bisseck, nelle valutazioni dell’allenatore il più predisposto fra tutti i centrali ad alzare ulteriormente la linea difensiva). È un orizzonte con prospettiva a medio termine, perché in stagione potranno arrivare momenti nei quali Cristian dovrà fare a meno di Acerbi e De Vrij, ma con sbocchi anche a lungo termine: i centrali degli ultimi due scudetti vanno rispettivamente per i 38 e i 34 anni, e il 30enne Akanji incarna il profilo ideale per un passaggio di consegne ad altissimo livello. A riscatto dal City ovviamente esercitato: comunque vada la stagione, il presidente Marotta, il ds Ausilio, la proprietà e lo stesso Chivu di fatto hanno già deciso. Anche se vincere lo scudetto renderebbe obbligatorio il riscatto, lo prevedono gli accordi con gli inglesi. E allora non serve la mente matematica di Akanji per capire che scudetto uguale riscatto, per l’Inter, è l’equazione perfetta", aggiunge Gazzetta.
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