Il rigore concesso al Napoli non c'era, ma l'Inter nel secondo tempo ha smesso di giocare e ha difeso male. Tanto da concedere due occasioni clamorose alla squadra di Conte che hanno chiuso la partita. Nel mirino c'è la fase difensiva, Chivu vuole la squadra alta, ma questo espone troppo il reparto difensivo. Ora ragiona su qualche accorgimento.

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Chivu cambia l’Inter? Riflessioni ad Appiano, troppi rischi: novità già con la Fiorentina
"L’allenatore medita qualche aggiustamento. Ha rivisto la partita del Maradona e, senza soffermarsi sui singoli, ha rimarcato davanti alla squadra gli errori di comunicazione e di «percezione del pericolo» che nel secondo tempo hanno provocato il cedimento strutturale. Ai giocatori ha ribadito l’importanza di leggere in fretta le situazioni e saperle affrontare con solidarietà reciproca. Una corsa in più, anticipando di qualche secondo la mossa altrui, può essere salvifica. Del resto la concentrazione è un requisito minimo", sottolinea La Gazzetta dello Sport.
"Ma giocare sempre con la linea alta per aggredire e verticalizzare è un rischio che questa squadra, con questi uomini, non sempre può accettare, specialmente se l’avversario dispone di hacker tattici capaci di guastare il dispositivo con un paio di click. E’ possibile quindi che Chivu, già da mercoledì contro la Fiorentina, abbassi un po’ il baricentro. Non sarebbe, nel caso, una marcia indietro ideologica ma un atto di pragmatismo determinato dalle necessità del momento: è giusto non drammatizzare una sconfitta ma è altrettanto giusto non pensare che sia capitata per caso", aggiunge il quotidiano.
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