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Il Fatto Quotidiano ha analizzato il momento dell'Inter dopo la bruciante sconfitta contro la Juventus per 4-3. Il giornale parte da Chivu: "Non sappiamo se sia un bravo allenatore (del resto come potremmo, con una manciata di panchine in Serie A alle spalle), probabilmente non è da Inter, non adesso almeno. È ingiusto pretendere che lui abbia la forza e il coraggio di fare ciò dirigenti navigati come Marotta e Ausilio, o la proprietà Oaktree, non hanno potuto o voluto fare in estate. Però il punto adesso è proprio questo", si legge.
"Visto che la terapia conservativa (blandire i senatori, confermare l’impianto di gioco con soli piccoli accorgimenti) evidentemente non sta funzionando, serve uno choc", continua il quotidiano e si riferisce al fatto che il tecnico è chiamato a fare delle scelte anche impopolari.
"Certo, il rischio è di scassare definitivamente la squadra e lo spogliatoio, ma l’impressione è che ormai non ci sia più tanto da perdere. È il momento di una rivoluzione, magari silenziosa e non per forza urlata. Chivu cambi giocatori e anche modulo, se lo ritiene opportuno. Accompagni in panchina pure gli intoccabili, quando necessario. Anche perché altrimenti sarà lui a passare per capro espiatorio, già si parla di riunioni tecniche e possibili successori, come se la colpa fosse sua, e non di chi lo ha scelto, o gli ha costruito la rosa. Visto che il finale è piuttosto scontato (in questi casi salta sempre l’allenatore), che almeno paghi per idee e colpe sue, non degli altri", conclude il giornale su un articolo apparso sul sito ufficiale.
(Fonte: Il Fatto Quotidiano)
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