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Il tecnico del Napoli, Antonio Conte, non è presente agli allenamenti a Castel Volturno per ricaricare le batteri in famiglia. Tifosi preoccupati dalla situazione
"Ieri il Napoli ha ripreso ad allenarsi a Castel Volturno, ma senza il suo condottiero. Conte, infatti, tornerà soltanto lunedì al lavoro, per un vecchio accordo con il club. Almeno stando alla versione ufficiale della società. Un permesso di tre giorni, che si sommano ai due concessi post Bologna, «già programmato e concordato da tempo con il club», ha fatto sapere il Napoli sul proprio sito. Assente giustificato, insomma. Ma comunque assente. E in un momento così delicato, va da sé che tra i tifosi cominci a farsi largo un po’ di preoccupazione", spiega La Gazzetta dello Sport.
"Una pausa di riflessione? Chissà. Di sicuro un momento buono per ricaricare le batterie dopo giorni comunque duri, complessi. Con la rabbia post Bologna che sarà ancora viva nella testa e nel cuore dell’allenatore. Conte non ama perdere, si sa. Ma, soprattutto, come ha detto domenica in conferenza, è preoccupato per la situazione che sta vivendo il Napoli, non ancora “squadra”. Da domenica sera è tornato a Torino, dove vive la sua famiglia. Lo stress nelle ultime settimane si è accumulato e nell’ultimo incontro con la stampa pre Champions, alla vigilia dell’Eintracht, Conte era sembrato piuttosto nervoso e infastidito. Si era scagliato contro chi pensava solo a criticare il suo Napoli, chi guardava solo il bicchiere mezzo vuoto. Una modalità che sembrava avere come unico scopo quello di caricare la squadra in vista di un bivio importante in Europa. E invece nulla, la reazione non c’è stata. Anzi, il suo Napoli sembra essersi smarrito, tanto da aver messo in fila tre gare consecutive senza trovare il gol".
"Non è la prima volta in carriera che Conte decide di prendersi qualche giorno di pausa durante una sosta per le nazionali. Era già successo nel suo primo biennio inglese, ai tempi del Chelsea. Certo è che poi molto dipende dal momento. E un’assenza in un periodo così complicato per il suo Napoli fa ovviamente molto rumore. Perché sono i numeri a raccontare bene le difficoltà della squadra campione d’Italia: già cinque sconfitte stagionali (tre in campionato e due in Champions), le stesse subite in tutta la scorsa stagione tra Serie A (4) e Coppa Italia. E poi c’è quel mal di trasferta che davvero è diventato insopportabile, sia per Conte sia per i tifosi azzurri. Il Napoli ha perso cinque delle ultime sei partite lontano dal Maradona, contro City, Milan, Torino, Psv e Bologna. Forse è anche per questo che Conte ha parlato di assenza di cuore, anche per giustificare un rendimento così negativo. In casa, infatti, gli azzurri nel 2025 non hanno mai perso, anche grazie alla spinta del Maradona. Ma fuori casa serve dare di più, serve essere compatti, serve avere un’anima da squadra vera. Quella che Antonio spera di ritrovare dopo aver ricaricato le batterie", aggiunge Gazzetta.
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