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Si affrontano due allenatori che credono fermamente nella difesa a tre (o a cinque), pur interpretandola in maniera quasi opposta. Inzaghi gioca per dominare, Juric per strappare. Eppure le due squadre, per come sono state concepite in estate, hanno molti elementi in comune. A parte la prima partita e mezzo dopo la svolta tecnica, la Roma è sembrata molto simile a quella orizzontale e ragionata in pieno stile De Rossi: tiene molto la palla, anche troppo, e cerca di occupare con tanti giocatori gli ultimi trenta metri. Sarà interessante capire se stavolta l’Inter, per scelta strategica, glielo concederà. In caso contrario, in una partita basata sull’aggressività, Juric potrebbe sfruttare gli spazi nei quali Dovbyk ha dimostrato di divertirsi. Il copione preferito sia dall’allenatore che dal centravanti. Certo, sarebbe stato importante il fattore Olimpico come complice di un agognato ribaltone. Ma la Curva Sud ha deciso di confermare lo sciopero, diretto ai Friedkin e ai giocatori, ed entrerà allo stadio dopo il primo quarto d’ora.


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