Prima, però, c’è da gestire questo nuovo, inatteso attimo di difficoltà, il secondo in una settimana dopo l’agitato post Firenze. Proprio per cancellare le tracce lasciate della Juve e ripartire definitivamente, oggi arriva dunque alla Pinetina lo stato maggiore del club, a partire proprio dal presidente. Nel nuovo ruolo assegnato dalla proprietà Oaktree, Beppe Marotta non può più far visita al centro sportivo con cadenza giornaliera, una costante felice dei suoi anni nerazzurri. Proprio per questo, il fatto che oggi nessun dirigente sarà “assente” assume un significato particolare: è un intervento collettivo di pronto soccorso. Ci saranno il ds Piero Ausilio, il suo vice Dario Baccin, il vicepresidente Javier Zanetti e appunto il presidente a guidare la delegazione. Nessuno di loro era più abituato a perdere due partite di fila in trasferta, e i ko in totale sono diventati 5 in 36 partite contro i 4 in 49 gare della stagione passata. Se serviva un timbro per dimostrare che qualcosa non va, eccolo su carta bollata. In viale della Liberazione sanno che l’ultima annata aveva però caratteristiche uniche, probabilmente irripetibili, e per questo il paragone può essere straniante: in Italia, però, ci si aspettava un percorso diverso vista la rosa superiore a tutti.
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