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Inter, tutti pazzi per Esposito. Niente Lookman? C’è anche Pio di mezzo: nessuno si è pentito

Andrea Della Sala Redattore 
È stata sicuramente la notte di Thuram, autore di una doppietta, ma anche quella di Pio Esposito. Titolare per la prima volta a 20 anni

Esordio con vittoria per l'Inter in questa Champions League. È stata sicuramente la notte di Thuram, autore di una doppietta, ma anche quella di Pio Esposito. Titolare per la prima volta a 20 anni nella competizione europea.

"L’occhio dolce dei vent’anni, la ferocia spontanea di un decano. L’esordio in Champions League di Pio Esposito ispira curiosità e simpatia non solo per la cifra tecnica, ma anche e soprattutto per la maturità degli atteggiamenti. Un dato sorprendente serve da testimonianza: Pio è stato il calciatore dell’Inter che ha percorso più metri sulle zolle della Cruijff Arena. Sono 11.570, quindi più della distanza che ha dovuto calpestare Nadia Battocletti per conquistare la meravigliosa medaglia d’argento a Tokyo. Primeggiare in questa classifica non è usuale per un attaccante. L’attitudine al podismo è anzi tipica dei centrocampisti o degli esterni. Significa però che il nuovo centravanti dell’Inter ha la capacità naturale, composta di resistenza e intensità, di sacrificarsi al servizio della squadra", analizza La Gazzetta dello Sport.

"La cosa più difficile adesso è gestire l’esposizione e le aspettative. Ieri l’hashtag #pioesposito era nelle prime posizioni dei dibattiti sui social media. Le tifose e i tifosi si sono innamorati in fretta di questo ragazzo cresciuto con l’Inter nei sogni. E che promette di diventare, nel tempo, un simbolo della squadra. C’è chi, come Fabio Capello, ne prevede una rapida ascesa in Nazionale. Ma a Pio, come i due fratelli che giocano rispettivamente nel Cagliari e nello Spezia, è stato insegnato a non guardare troppo avanti: «Ho solo vent’anni, devo migliorare in tutto» ha ammesso, divorato dall’emozione, dopo la grande serata di Amsterdam".

"L’Inter però se lo gode, rendendosi conto di aver visto lungo. Qualche mese fa, alla fine del prestito allo Spezia che si era concluso con 19 gol in Serie B, Esposito ha firmato un contratto di cinque anni a un milione netto a stagione. E’ stato gratificato in anticipo, perché ad Appiano in tanti avevano la sensazione che quei soldi sarebbero stati investiti bene. Ma c’è di più: uno dei motivi che hanno spinto l’Inter a rinunciare a Lookman, o comunque a non accontentare le richieste dell’Atalanta, è stato proprio Pio. Spieghiamo: se Chivu avesse ottenuto Lookman, avrebbe cambiato sistema di gioco utilizzando una punta centrale e due trequartisti (se non ali). Esposito sarebbe scivolato dietro nelle gerarchie senza trovare spazio o, peggio, sarebbe stato prestato a un’altra società per consentirgli di completare il processo di evoluzione. Nessuno adesso, a cominciare dal presidente Marotta e dal ds Ausilio, si è pentito della scelta, che ha dirottato invece il mercato sul rafforzamento del centrocampo", aggiunge il quotidiano.