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Contro l'Union Saint-Gilloise è arrivato il primo gol in Champions League di Pio Esposito: l'attaccante dell'Inter ha impreziosito la sua prestazione con l'assist per Lautaro Martinez, ma ancora una volta ci sono state tantissime cose preziose non finite sul tabellino. Lo sottolinea il Corriere dello Sport:
"C'è un mondo intero da scoprire oltre il tabellino. Pio Esposito, tassello dopo tassello, sta costruendo le basi per la sua consacrazione. Nel passaggio da promessa a certezza, che con spalle larghe sta aggredendo a grandi falcate, il numero 94 dell'Inter si è tolto già alcune soddisfazioni importanti. Dal primo gol in campionato a quello in Champions League di martedì sera a Bruxelles, passando per la prima gioia in Nazionale".
"Nel computo dei traguardi personali si aggiunge l'assist servito a capitan Lautaro contro l'Union Saint-Gilloise: di prima intenzione, confermando di essere già in grado di far viaggiare la mente più rapidamente del pallone. Quella giocata l'aveva già immaginata prima che la sfera gravitasse dalle sue parti, proprio come fanno i migliori. Non un'eccezione per lo spilungone nerazzurro, che spinge a giudicarlo per ciò che offre in tutte le sue generose prestazioni e non soltanto per lo score sotto porta. Ovviamente, rimane fondamentale per un attaccante il rapporto con il gol. Va sottolineato, in tal senso, che negli ultimi metri gli manchi ancora un po' di cattiveria".
"Nel calcio di oggi, però, chi gioca là davanti non è più soltanto un terminale offensivo. Un centravanti è vero valore aggiunto se riesce a impreziosire la sua gara con un contributo più ampio. Ciò in cui Pio si sta specializzando: agire sempre con lucidità, proteggere palla, leggere le situazioni, capire la scelta migliore da compiere in base al momento. Riesce, già ora, molto spesso a non essere banale nelle giocate, nonostante la poca esperienza. Così diventa più facile assolverlo in caso di errore anche importante negli ultimi metri".
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