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Esultanza Chivu? Gol Esposito fondamentale, ma non solo. C’è un motivo particolare
Il tecnico dell'Inter Chivu, al gol del 2-0 dell'Inter contro il Cagliari, ha lanciato la bottiglietta e ha esultato in modo energico al gol di Pio Esposito
"Un video ieri ha fatto il giro del web nerazzurro, andata e ritorno. Cristian Chivu, che dopo la rete del bambino Pio, rovescia la bottiglietta d’acqua a terra e si abbandona a un urlo liberatorio, neanche avesse vinto una sfida Mondiale. Il tecnico sapeva che quel gol avrebbe spento tutte le ansie e messo definitivamente in marcia la sua Inter. La partenza in A è stata singhiozzante, è cosa nota, ma adesso il romeno ha sistemato la rotta, al punto da avere addirittura un punto in più in classifica rispetto alla scorsa stagione. L’ultimo Inzaghi aveva raccolto 8 punti nelle prime cinque, con due pari (Genoa e Monza fuori casa) e la sconfitta nel derby in casa. Alla fine, la squadra di Simone è arrivata a una briciola dallo scudetto, il fresco ricordo aiuta a essere ottimisti sulla nuova rincorsa verso le più alte posizioni", sottolinea La Gazzetta dello Sport.
"Ma c’era pure altro nell’esultanza iconica dell’allenatore: la rete era speciale anche per lui, visto il legame quasi paterno con il più piccolo degli Esposito, accolto piccino a Interello e riabbracciato in prima squadra adesso che è diventato un armadio a due ante. Solo tre anni e mezzo fa il tecnico romeno avvolgeva al braccio di Pio la fascia da capitano della Primavera e, in cambio, lo stesso centravanti ne faceva tre: era sempre a Cagliari, il destino si è divertito. Ad aggiungere “interismo” il fatto che l’assist sia arrivato da Dimarco, milanese che ha fatto lo stesso cursus honorum nel club: quest’asse tra “canterani” ha fatto piacere ai dirigenti, è stato visto come un manifesto della nuova era. Il made in Inter sarà sempre più la nuova regola di Oaktree e il fatto di avere così tanto talento in casa aiuta a seguire la strada", aggiunge Gazzetta.
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