Oggi la mediana Anguissa-Lobotka-McTominay, centro di potere, ha sincronie e distanze perfette e può giocarsela alla pari con quella dell’Inter che fino a ieri dominava per distacco. I tre di Conte hanno il vantaggio di aveva un’età media (29) inferiore a Barella-Calhanoglu-Mkhitaryan (31). L’armeno ne fa 36 domani. E poi, focalizzarsi sette giorni sull’unico impegno settimanale aiuta ad entrare in campo affamati. Oltre alla fatica, chi gioca in coppa si porta in campionato lo stress mentale del match precedente. Il Napoli di Bergamo è stato impressionante per concentrazione, non ha staccato l’attenzione per un solo secondo, neppure la minima distrazione. L’Inter invece anche ieri, nel primo tempo, è sembrata in deficit di rabbia e anche ieri si è distratta sul 2-0 rischiando l’ennesima rimonta. Su questo piano, comanda il Napoli.
I problemi che ha Inzaghi nel sostituire Calhanoglu e Mkhitaryan, rientrato ieri, ce li avrebbe anche Conte: non c’è un’alternativa vicina al rendimento dei tre titolari in mediana. La strada è lunga. Troppo lunga per considerare l’Atalanta già fuori dai giochi. Nelle prossime 6 giornate, affronterà solo squadre della metà bassa e potrà recuperare qualche punto dei 7 che la attardano. Contro lo stesso Napoli ha dimostrato di non essere inferiore sul piano del gioco. Anzi. Tornerà Scamacca. E, di solito, in primavera la Dea vola.
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