L'Inter si interroga sul momento: la squadra continua a creare gioco e occasioni, ma non raccoglie quanto seminato. Ora testa al Pisa per ritornare alla vittoria.

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CorSera – Inter, 22 titolari non esistono. Fiducia traballante in qualche giocatore, uno su tutti
"I problemi di questa Inter, che cerca di giocare con la difesa più alta e aggredire l’avversario anche se non ha gli uomini giusti per farlo con continuità, si trascinano dall’anno scorso, come gli alti e bassi di Calhanoglu, l’uomo chiave. E nonostante gli sforzi, sul campo e nella comunicazione, Chivu non sta invertendo la tendenza di una squadra che non batte il Milan da 6 partite, il Napoli da 4 e la Juve da 3. Una squadra che crea tanto e ha avuto momenti dominanti anche a Madrid, ma che soffre due scompensi evidenti: un quoziente fra tiri presi e gol subiti pessimo (il penultimo in A), segno di un portiere poco performante. E un rapporto fra occasioni create e gol fatti che non rende giustizia a quanto viene prodotto", analizza il Corriere della Sera.
"La scelta di Chivu — che a Madrid ha varato anche il quarto centrale con l’esordio di Akanji da titolare nel ruolo — si può anche vedere come un segnale in vista del mercato. In attesa del ritorno di Mkhitaryan da ieri in gruppo e di capire anche se i 10’ di Diouf nel derby (propositivi) avranno un seguito. Quel che è certo è che i «22 titolari» non esistono e che anche la fiducia in certi giocatori (tra cui Frattesi) è traballante. Quella in Chivu da parte della società, rinsaldata prima di Madrid dal presidente Marotta, invece non lo è. Ma tra il 6 dicembre e il 20 gennaio l’Inter avrà Como, Liverpool, la Supercoppa (semifinale col Bologna), Atalanta, ancora Bologna, Napoli e Arsenal. Servono fatti, non parole. E fiducia nel percorso", aggiunge il Corriere.
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