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Chivu ha rischiato e ha vinto: Inter riaccesa. Uno su tutti il merito del tecnico
Dopo un inizio criticato per le due sconfitte con Juve e Udinese, l'Inter sembra aver ingranato la giusta marcia. Merito anche del tecnico
"In 36 giorni, Cristian Chivu ha fatto questo e molto di più. Ha riacceso l'Inter. E stasera, a Bruxelles, la sua squadra affronta l'Union Saint-Gilloise per dare un nuovo segnale all'Europa: che non si vince solo con il nome, ma con fame, organizzazione e identità. Sei vittorie di fila, tra Serie A e Champions. Ma non è il numero a impressionare: è la trasformazione mentale che colpisce. Dopo il ko di Torino con la Juve, Chivu non ha cercato alibi. Ha alzato la voce, ha scelto, ha rischiato. E ha vinto. Ha portato dentro lo spogliatoio un'idea semplice ma potente: la competitività interna come leva per il rendimento collettivo. Ne è uscita un'Inter dinamica, motivata, sorprendente per intensita. Bonny, ad esempio, ha già fatto dimenticare Correa e Taremi con tre gol e tre assist. Ma non è solo lui: Bastoni è tornato leader. Dumfries corre come se volesse prendersi un posto tra i top d'Europa, Lautaro è chirurgico", si legge sul Giorno.
"Il merito? Di un allenatore che ha ridato dignità anche alle seconde linee. La gestione del rumeno funziona perché è inclusiva: 22 titolari alternati in otto partite, senza perdere compattezza. Oggi, contro un avversario giovane e carico come l'Union SG, vedremo la versione europea di questa Inter. Con Josep Martinez tra i pali, Frattesi e Sucic rilanciati dal 1', e la certezza Akanji a guidare la difesa, Chivu spera di portare a casa altri tre punti preziosi. E lo ta con la mente anche al Maradona, dove sabato affronterà il Napoli di Conte", precisa il quotidiano.
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