Il giorno dopo Milan-Inter, Repubblica ha analizzato il pareggio tra le due squadre
Il giorno dopo Milan-Inter, Repubblica ha analizzato il pareggio tra le due squadre. Un pareggio che la squadra di Inzaghi ha agguantato nei minuti di recupero dopo aver colpito tre legni. "È stato un derby pirandelliano, non solo per via della scenografia inedita, con lo stadio spoglio delle coreografie delle curve. A segnare, nell’indeterminatezza dei ruoli, sono stati per il Milan al tramonto del primo tempo l’incursore Reijnders, che studia da campione e che non a caso il Real Madrid vorrebbe strappare al Milan, e per l’Inter nell’appendice del recupero il difensore De Vrij in girata da attaccante, su appoggio di petto del neoacquisto Zalewski. Le punte hanno fatto cilecca, su tutte lo scentrato Lautaro e il gregario Abraham. Paradigma della partita: si sono visti Lautaro e Leao, i due numeri 10, contendersi un pallone in scivolata, ben lontano dalla porta".
"Il festival dei pali interisti autorizza solo in parte le rimostranze di Simone Inzaghi. Se è vero che il palo è un tiro sbagliato, i tre colpiti nella ripresa da Bisseck, Thuram e Dumfries valgono meno del guizzo di Reijnders, sulla respinta di Sommer alla zampata di Leao imbeccato da Theo Hernandez. Il celebrato tandem ha più pedalato che sprintato, ma stavolta Conceiçao si accontenta. L’inflazionato derby milanese (il 18° negli ultimi quattro anni) è ugualmente riuscito a stupire ancora. A nemmeno un mese dalla Supercoppa d’Arabia vinta a sorpresa, il Milan sembrava sprofondato in una crisi tecnica profonda. Invece è risorto di nuovo, mentre si affaccia il sospetto che l’Inter stia iniziando a patire un confronto di cui pareva dominatrice e che non vince da tre partite".