Brutta prestazione dell'Inter che perde in casa con l'Udinese dopo essere passata in vantaggio. Ora la sosta, poi la gara con la Juve. Servirà un'altra Inter per ripartire con il piede giusto.

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GdS – Riecco i fantasmi di Charlotte e l’Inter torna sulla Terra. Chivu lucido e impassibile
"Rieccoli lì, i fantasmi di Charlotte. A San Siro non c’era l’afa americana e questa volta non sono andate in scena polemiche in mondovisione né strappi da ricucire, ma la sostanza è tremendamente simile. Come due mesi esatti fa agli ottavi del Mondiale per Club, l’Inter che si gonfiava il petto di orgoglio e mostrava balzi in avanti sotto tutti gli aspetti dopo una manciata di giorni di lavoro con Chivu, è tornata sulla Terra scivolando contro un’avversaria decisamente meno quotata sulla carta. E allora, all’improvviso, l’Udinese pare il Fluminense di casa nostra, Davis e Atta sono i cugini di Cano e Hercules, mattatori brasiliani alla prima caduta dell’era Chivu negli Usa. Spietati al punto giusto, così spietati da mandare al tappeto i giganti in maglia nerazzurra e ridimensionare questo avvio di campionato. Non di certo nei numeri: tre punti sono talmente pochi che parlare di distacco farebbe sorridere ma insomma, in testa adesso ci sono gli altri. Mentre Napoli, Roma e Juventus corrono, l’Inter si è fermata alla rimonta subita a domicilio", sottolinea La Gazzetta dello Sport.
"Qualcosa vorrà dire, se è vero che questo ko alla seconda giornata è il più precoce dei nerazzurri in una stagione di A dal 2018-19, quando l’Inter cadde al debutto contro il Sassuolo. Di più, la frenata inattesa di ieri ha ricalibrato pesi e misure dopo l’esordio scintillante col Torino: in una notte, l’Inter si è ritrovata vulnerabile dietro e inefficace davanti. Le note positive rimangono confinate sulle fasce, dove Dumfries si è confermato bomber aggiunto come nella passata stagione — nel 2025 solo Lautaro ha segnato più dell’olandese tra i nerazzurri — ma anche in questo caso il lavoro è riuscito solo a metà. Denzel ha fatto e disfatto, procurando il rigore che ha rimesso subito in partita l’Udinese. Mentre analizza questo inizio sulle montagne russe, allora, Chivu rimane lucido e impassibile, come succede in panchina durante le partite. La sua Inter era un cantiere aperto alla vigilia del debutto con il Torino e la metafora torna utile anche adesso", spiega Gazzetta.
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