"Quattro ex per uno scudetto. La penultima giornata di quest’avvincente campionato è un insieme di incroci di vite vissute, sentimenti e curriculum. Col passato che ritorna e il calendario che si diverte a giocare col destino", scrive il Corriere dello Sport proprio a proposito di queste due gare.
"Inter-Lazio e Parma-Napoli sono due sfide intrise di passato glorioso. L’Inter spera in un secondo regalo di un suo ex giocatore. Dopo il favore firmato Vieira, potrebbe ricevere una insperata mano da Cristian Chivu protagonista del Triplete conquistato nel 2010. Con quella squadra indimenticabile, allenata da Mourinho, che Vieira lasciò nel mese di gennaio. Chivu invece rimase. Giocò titolare la finale di Champions vinta contro il Bayern. E ora potrebbe farsi perdonare lo sgarbo del 2-2 imposto dal Parma ai nerazzurri sei giornate fa: segnale premonitore di un calo che fin lì era complesso da prevedere. Di certo non gli dispiacerebbe regalare un sorriso agli interisti. Lui che era una colonna già dell’Inter di Mancini che proprio a Parma vinse lo scudetto all’ultima giornata nel 2008", si legge sull'incrocio tra l'ex difensore nerazzurro e l'ex giocatore e allenatore di Juve e Inter, oggi al Napoli, Antonio Conte.

"Baroni oggi allenatore della Lazio che domani sera affronterà l’Inter a San Siro. Fu lui, nel 1990, a segnare il gol che cucì il secondo scudetto sulle maglie del Napoli. E lo segnò proprio alla Lazio. Di testa. Fu l’ultimo grande titolo vinto dal gruppo Maradona", scrive il quotidiano di Baroni. Sarà l'avversario di giornata di Simone Inzaghie quando pensi a lui non puoi non pensare alla squadra biancoceleste che ha guidato da allenatore e con cui ha vinto lo scudetto. "La pioggia di Perugia, Collina, il gol Calori, l’attesa dello Stadio Olimpico", ricorda il quotidiano. Anche lì, giornata in contemporanea e radioline tutte accese.
"Simone Inzaghi appartiene alla Lazio. E ora deve superarla se vuole firmare l’ennesimo capolavoro interista. Due scudetti di fila è impresa da grandissimi tecnici, come – appunto – due finali di Champions in tre anni. E la seconda deve ancora giocarla". Radio accese anche il 5 maggio 2002 quando all'Olimpico, contro la Lazio di Inzaghi, l'Inter perse all'ultima giornata lo scudetto e finì nelle mani di Antonio Conte. Ex interista pure lui che ha vinto lo scudetto con l'Inter di Suning da allenatore (e con lui c'era pure Lukaku). Poi l'addio. Un addio che gli interisti non si aspettavano, che hanno fatto fatica a digerire: "Soffiargli lo scudetto all’ultima curva, sarebbe indimenticabile per il mondo interista. Tra Conte e l’Inter non c’è mozione degli affetti, solo rivalità. E anche una bella fetta di rancore", conclude il quotidiano sportivo.
(Fonte: Corriere dello Sport)
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