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C'è un aspetto sul quale Cristian Chivu ha insistito dal suo insediamento in nerazzurro. Di comune accordo con la società, auspicava si arrivasse proprio dove l'Inter è oggi. In viale della Liberazione puntavano a ripartire da una preparazione atletica completamente diversa rispetto al passato, per evitare di arrivare scarichi nei finali di partita come molte volte successo soprattutto l'anno scorso. Il percorso intrapreso aveva proprio quest'obiettivo. E il rendimento della squadra sembra premiare il lavoro svolto. Si legge infatti sul quotidiano:
"La rottura con il passato è stata netta. Un colpo di cesoia caduto ad Appiano, e ora la squadra inizia a essere esattamente come la immaginava Cristian Chivu a inizio giugno, quando si sedeva al tavolo con i dirigenti la prima volta. Più nel dettaglio, come la vuole il suo luogotenente Stefano Rapetti, l’uomo dei muscoli dentro allo staff, cresciuto in casa Inter prima di misurarsi altrove, un po’ sergente e un po’ scienziato della materia. L’Inter doveva essere e sta diventando un’armata più resistente e tonica, affidabile soprattutto sul lungo periodo.
Il progetto fisico nasce con l’obiettivo dichiarato di evitare i vecchi cali nell’ultimo quarto di gara, storicamente il più delicato in casa nerazzurra. Se l’Inter di ieri aveva svuotato il serbatoio sul più bello, quella di oggi lavora perché il passato non si ripeta. Anche quando in questa stagione la squadra si è complicata la vita senza ragione, sul tramonto del match di Torino, la colpa non era da ricerca in un crollo atletico, semmai nel rigurgito di vecchie abitudini da combattere. Un pizzico di sufficienza, malcelato senso di superiorità. Questione di testa e non di fisico, insomma".
In due sembrano aver raccolto più di altri i frutti di questo nuovo lavoro. Si legge ancora:" Tra chi ha beneficiato maggiormente del nuovo corso, anche Lautaro Martinez, trasformato secondo un preciso progetto fisico. Si è lavorato sia sul peso che sulla parte muscolare. Federico Dimarco, anche lui tirato come non si vedeva da tempo, brinda alla possibilità di finire finalmente una partita. Quest’anno ne ha gia completate tre, l’anno scorso sette in totale".
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