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Con il Torino si è vista un'ottima Inter. Risultato rotondo e prestazione di livello dei nerazzurri che hanno iniziato nel migliore dei modi la stagione. A stupire più di tutti è stato Petar Sucic, che si candida per una maglia da titolare anche per l'Udinese.
"L’impatto con la Serie A è stato eccellente — un’imbucata alla Modric per la prima rete di Thuram, un paio di tiri in porta, oltre il 91 per cento di precisione nei passaggi e in generale la capacità di giocare il pallone sempre in avanti — e soprattutto perché l’allenatore si fida già di lui. In poco più di due mesi, Sucic è diventato per Chivu un punto di riferimento tattico, perché è una mezzala che sa muoversi anche da regista o da mediano puro quando l’Inter migra dal 3-5-2 al 3-4-2-1, ma anche strategico. Se la nuova strada intrapresa dal club è quella di restare al vertice e lottare per i grandi traguardi rinnovandosi e investendo su capitale umano futuribile, il miglior esempio possibile è quel ventenne che indossa con la disinvoltura di un trentenne la maglia numero 8 dell’Inter. Ecco, quella maglia potrebbe tornare a brillare in mezzo al campo anche domenica prossima, quando a San Siro arriverà l’Udinese e l’Inter potrà rimettere Calhanoglu nel motore", si legge su La Gazzetta dello Sport.
"Il turco, Barella e Mkhitaryan torneranno a disposizione di Chivu e il coefficiente di difficoltà per confermarsi tra i titolari si alzerà inevitabilmente, ma Sucic è attrezzato per riuscire nel colpaccio: «Ha fatto una grande prova, si è espresso con maturità e qualità, e giocare così la prima volta a San Siro non è semplice», ha spiegato Chivu l’altra sera, aggiungendo un particolare tutt’altro che secondario: «Petar si è inserito subito e ha tirato fuori anche qualcosa che ancora non avevo visto, come l’aggressività nell’andare a duello». Il che, nella squadra ad altissima pressione che il tecnico romeno sta mettendo a punto, può diventare un fattore determinante per piantare una bandierina nel cuore dell’Inter anche adesso che tutta la vecchia guardia si appresta a tornare. Sucic ha incantato da mezzala destra, ruolo che contro l’Udinese tornerà a essere occupato da Barella, e allora diventa il candidato numero uno a insidiare l’eterno Mkhitaryan, suo “interprete” per l’italiano nei primi tempi da interista, sulla casella sinistra: muoversi da quelle parti non sarebbe una novità. Petar lo ha già fatto alla Dinamo Zagabria e a tratti anche in nerazzurro, tra Mondiale per club e amichevoli precampionato. Di sicuro, la condizione gioca dalla sua parte: tra i centrocampisti impiegati col Torino, Sucic è sembrato anche il più brillante dal punto di vista atletico", aggiunge Gazzetta.
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