01:07 min
fcinter1908 news rassegna stampa Lautaro, un gol per dimenticare Napoli: “Rimasto un certo fastidio. Cosa non ha gradito di Conte”

news

Lautaro, un gol per dimenticare Napoli: “Rimasto un certo fastidio. Cosa non ha gradito di Conte”

Andrea Della Sala Redattore 
Il Toro non ha trovato il gol Napoli, nonostante le buone occasioni avute nel primo tempo, e nemmeno con la Fiorentina

Non il miglior momento dal punto di vista realizzativo per il capitano dell'Inter Lautaro Martinez. Il Toro non ha trovato il gol Napoli, nonostante le buone occasioni avute nel primo tempo, e nemmeno con la Fiorentina.

"Più di ogni cosa, però, è rimasto appiccicato un certo fastidio per la serata avvelenata del Maradona: sabato scorso, appena una settimana fa, Martinez era infatti caduto mani e piedi nella trappola del suo ex allenatore. Lo scambio di carezze con Antonio Conte, l’uomo che lo lanciò in orbita per la prima volta in nerazzurro nel lontano 2019, fanno ormai parte della drammaturgia di stagione, ma a Lautaro è andato di traverso soprattutto il dopo partita. Le parole contiane più appuntite di uno scontro che poteva rimanere circoscritto al campo. Il tecnico napoletano ha messo velatamente in dubbio il valore dell’uomo-Lautaro e questo non verrà facilmente cancellato dalla mente del capitano interista. Insomma, a distanza di giorni, c’è ancora rabbia montante, che può essere sanata esclusivamente con il gol, non esiste medicina migliore. Domani a Verona il Toro affronta un avversario tenero come l’Hellas che, storicamente, lo ispira parecchio: tra le 16 squadre contro cui ha disputato almeno 500 minuti in A, il Verona è quella con cui Lautaro ha la miglior media minuti/gol: in curriculum sei reti in 596’ giocati, contro i gialloblù esulta una volta ogni 99’. Ha un rapporto superiore solamente contro il povero Cagliari, fustigato a ogni occasione: rete ogni 73’", si legge su La Gazzetta dello Sport.

"Contro la Roma, dopo la sosta di ottobre, Lautaro arrivava da lunga trasvolata oceanica e la stanchezza del viaggio si era vista tutta. Una settimana dopo, il 25 ottobre, lo psicodramma napoletano. Poi, tre giorni fa, ecco la sfida contro la Fiorentina trasformata in una festa del gol: hanno brindato i centrocampisti, per Lautaro invece tanta fatica e un po’ di confusione. In mezzo a questo mini-ciclo un po’ così ha, comunque, segnato a Bruxelles contro il povero Union Saint-Gilloise confermando una tendenza che si sta solidificando: da un po’, il capitano interista ha più familiarità con la rete in Champions che con quella in campionato. Al momento in Europa si contano più gol (3) che presenze (2), mentre per lo stesso numero di centri in Serie A sono servite nove partite. Alla fine, l’ultima gioia in patria è arrivata il 4 ottobre, quasi un mese fa, a San Siro contro l’umile Cremonese. Sembrerebbero esserci i presupposti per riprendere la marcia in uno stadio in cui, tra l’altro, l’argentino manca da un po’. Nelle ultime due stagioni non ha giocato a Verona, una volta per infortunio e una per semplice riposo. Stavolta no, nonostante il sovraccarico di emozioni e fatiche dovrebbe esserci, con Bonny a fargli sa scudiero: il capitano dell’Inter è partito dall’inizio in 8 su 9 gare di Serie A, non sarà certo un caso", sottolinea Gazzetta.