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Una buona notizia per Inzaghi, però, c’è ben oltre il pareggio, i gol segnati e pure quelli divorati dai suoi attaccanti: da tempo il popolo nerazzurro non vedeva il suo capitano con questa gamba e intensità, con una tale voglia di lottare a tutto campo. Nella serata di Martinez, infatti, ci sono stati pure dribbling raffinati, come uno sul povero Casale portato a spasso con una piroetta da ballerina a centrocampo, e contrasti da duro. L’intera argenteria della casa, insomma, e servirà parecchio nel testa a testa contro Conte: qualsiasi ambizione di titolo-bis dell’Inter passa necessariamente dalla centralità del Toro nell’ecosistema di Inzaghi.
"Con quell’ultimo sinistro secco a Riad il Toro sembrava poter trascinare i suoi a un altro trofeo, il suo secondo da sbaciucchiare con la fascia al braccio, e invece è ormai storia la rimonta del Diavolo. Questo pareggio con ritorno al gol, dopo la pausa di un turno nella Laguna veneta, fa comunque decisamente meno male della beffa saudita. Il prossimo passo sarà tornare a segnare assieme a Thuram: il gol di coppia manca da una vita, dalla scampagnata del 10 maggio 2024 in casa del Frosinone. Il francese resta il gemello con cui non giocava assieme dall’inizio dalla semifinale di Supercoppa contro l’Atalanta. Chi ha poi preso il posto di Lautaro nel tentativo di assalto finale non è andato neanche vicino alla tempra argentina: Taremi è sembrato di nuovo tenerissimo, specie se paragonato al Toro ruggente", aggiunge Gazzetta.
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