news

Inter, il tonfo del Napoli si è sentito ad Appiano. Vantaggio? Come ci arrivano le due squadre

Andrea Della Sala Redattore 

"Anche le due mediane condividono punti di forza e debolezza. A partire dai due registi. Vale per entrambe le squadre: i migliori Lobotka e Calhanoglu sono coincisi sempre con la miglior versione delle rispettive squadre. Sono la luce. Infatti ieri Lobotka ha sofferto e il Napoli pure. Così come la faticosa convalescenza di Calha ha frenato l’ultima Inter. Inzaghi deve fare i conti anche con i 36 anni di Mkhitaryan, mai così in difficoltà come nella stagione in corso. A compensare, c’è lo straripante Barella, sempre più completo e multifunzionale e, soprattutto, linee di gioco codificate da anni che fanno correre il pallone con facilità. Linee del genere Conte, al primo anno, non può ancora permettersele. Anche perché, ideologicamente, ha scelto di rincorrere l’Inter sul piano della fisicità. Anguissa e McTominay hanno caratterizzato il Napoli capolista di Conte. Ieri si è aggiunto il gigante Billing, buon debutto. Quando avanzano tutti in area, con Buongiorno e Rrahmani, per un corner, fanno paura. Intimidiscono. Ma contro squadre che sanno muovere bene la palla come il Como e l’Inter, possono andare in difficoltà e così contro difese arroccate. Il solo Lobotka e gli esterni non bastano. Sabato l’Inter non avrà più l’urgenza di attaccare per sorpassare. Potrà aspettare e ripartire come sa fare bene. Toccherà al Napoli fare la partita e creare, come non sempre gli riesce naturale".