Bellissimo il derby di Milano, specie nella ripresa, con l’Inter furiosa a caccia del pareggio e il Milan resistente, barricato davanti a Maignan. L’Inter ha strameritato il pari, non fosse altro che per i tre pali scossi. Il Milan è piaciuto perché è stato squadra, perché ci ha messo l’anima, perché ha giocato con l’umiltà degli sfavoriti. Nell’Inter, buono il debutto del nuovo acquisto Nicola Zalewski, in prestito dalla Roma. Entrato al posto di Dimarco sulla sinistra, non lo ha fatto rimpiangere, perché ha spinto e crossato, e di petto ha servito a De Vrij il pallone dell’1-1. Bisogna complimentarsi con Simone Inzaghi, perché l’allenatore dell’Inter ha visto in Zalewski qualcosa che noi umani non abbiamo colto. Da tempo, alla Roma, Zalewski era passato dallo status di bella promessa a ricambio, neppure di lusso. L’Olimpico gli aveva riservato dei fischi che lo avevano amareggiato. L’occhio clinico di Inzaghi lo ha puntato, l’allenatore dell’Inter ha deciso che fosse lui il ragazzo giusto per sostituire Buchanan. Quando hanno saputo di Zalewski, molti interisti hanno arricciato il naso, ma lo sguardo di un allenatore è diverso, va oltre.
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