"Nicola è entrato al 76’ al posto di un Dimarco ansimante: il cambio non era una preghiera disperata verso il cielo, ma una mossa studiata dal tecnico. Inzaghi sembra credere in lui parecchio, almeno più di quanto credesse a Buchanan spedito al caldo di Villarreal. Di certo, ha fatto più l’esterno italo-polacco in 19’ giocati (compreso recupero) che il canadese con i ricci in un anno intero. A fare sentire Nicola a casa, il fatto che in campo ci fosse anche il compagno di nazionale polacca, con cui ha parlato parecchio negli ultimi giorni usando la lingua dei suoi genitori: Zalewski e Zielinski insieme, un incubo per i telecronisti. Seduto davanti alla tv, ha ricevuto l’altra gioia della giornata sempre nel recupero: se mai fosse stato necessario, ha comunque capito che quelle maglie azzurre sono l’ostacolo per lo scudetto nei prossimi mesi. Nell’attesa, ha iniziato per bene l’opera di convincimento dei nuovi dirigenti: servono 6,5 milioni di stipendio per riscattarlo definitivamente dopo il prestito", sottolinea il quotidiano.
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