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«Giocare con la giusta pressione? Penso che la pressione quando si gioca a calcio ci sia sempre ma è giusto averla, è una cosa normale però e niente di esagerato, ci sono cose più importanti nella vita. Ma quando si entra in campo con la maglia dell'Italia bisogna entrare in campo e dimostrare ed è l'unica pressione che abbiamo. Sappiamo qual è la nostra situazione in questo momento e cercheremo di fare del nostro meglio, ce lo meritiamo. Abbiamo bisogno di vincere e fare belle prestazioni». Così in conferenza stampa, alla vigilia della gara con l'Estonia che si giocherà a Bergamo, Nicolò Barella - centrocampista dell'Italia e dell'Inter - ha parlato del momento azzurro.
-Cosa non ha funzionato nella gestione Spalletti e cosa ti fa essere ottimista rispetto alla nuova gestione?
Se sapessimo cosa non abbia funzionato lo avremmo risolto tra noi. Nell'ultimo periodo di Mancini e in quello di Spalletti abbiamo avuto delle difficoltà. Ma se succede due volte sicuramente non può essere solo colpa loro. Se succede due volte dobbiamo guardarci un po' dentro. Qualcosa come giocatori abbiamo sbagliato, come giocatori, persone, gestione di qualcosa. Ci sono nuovi stimoli, un nuovo allenatore che ci può dare una mano con la sua esperienza vissuta nell'Italia e noi ci faremo aiutare e cercheremo anche noi di dare qualcosa a lui.
-Tu che sei un campione d'Europa con la Nazionale, quanta voglia hai di disputare un Mondiale e se parli stesso lingaggio del ct, concretezza e senso di appartenenza?
Quello non deve mai mancare se giochi con la maglia dell'Italia perché rappresentiamo un popolo che ha fatto la storia anche nel calcio e dobbiamo onorare quello che è stato fatto prima di noi. Ho giocato tutte le competizioni col Mondiale per Club con l'Inter e voglio giocarlo anche con la Nazionale e voglio tanto giocarlo. Abbiamo voglia di riportare l'Italia su un palcoscenico che merita.
-Tante competizioni, come state fisicamente?
Posso dire che abbiamo lavorato tanto, la gamba c'è. In queste partite, nelle situazioni in cui siamo dobbiamo lavorare al massimo. Dobbiamo trovare fiducia, fare partite e prestazioni al nostro livello perché abbiamo grandi valori anche se abbiamo fatto fatica a dimostrarli. Sicuramente la voglia è la cosa più importante. Magari mancherà un po' la gamba perché siamo a inizio campionato, ma dovremo sopperire in qualche modo.
Quando arriva il momento delle domande della stampa estone il calciatore nerazzurro ha scherzato: "Ma non mi conoscono in Estonia...". Poi ha ascoltato la domanda tradotta: «Cosa so dell'Estonia? Si studiano le partite e per forza devo sapere qualcosa dell'Estonia. Abbiamo visto le loro potenzialità e caratteristiche, abbiamo lavorato su quello. Non sarà una partita facile, giocheremo per vincere, vedremo».
-La storia recente dell'Italia dice che stiamo meglio a settembre che a giugno e confidavamo nel blocco Inter: sentite un po' di responsabilità in più per un rendimento inferiore rispetto alle aspettative?
Io la responsabilità la sento sempre, a prescindere che io giochi nell'Inter o in un'altra squadra e a prescindere che il gruppo sia dell'Inter o di un'altra squadra. Ogni giocatore deve avere le proprie responsabilità .Nelle ultime partite in nazionale potevo e dovevo fare meglio. Ma a prescindere dalla squadra in cui gioco o dal blocco che c'è in Nazionale. Se arriviamo stanchi per le tante gare col club? Le partite sono tante sicuramente, la stanchezza a fine stagione c'è quando giochi su tutti i fronti, non penso sia una scusa. Potevamo e dovevamo fare meglio. Se è stato per stanchezza mentale o fisica ma sicuramente dovevamo fare meglio.
-Quali sono le differenze nei primi giorni sul campo tra Gattuso e Spalletti dal punto di vista tattico e ambientale?
Nell'ambiente abbiamo lavorato tanto in campo e abbiamo cercato in questi pochi giorni di ritrovarci tra noi, stare insieme e ricreare un gruppo compatto che ci ha fatto fare grandi cose, perché vincere un Europeo è una grande cosa. Questa era la parte che era un po' mancata nell'ultimo periodo. Mister Gattuso è più bravo a rispondere sulla parte tattica ma ci sono tante cose belle nel gioco del mister, calcio di possesso, in verticale, bisogna tutti pedalare e questo lo abbiamo capito in poco tempo. Cercheremo di riportare queste cose in campo facendo il meglio possibile.
(Fonte: Estenews)
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