Domani l'Inter affronterà il Bologna nella seconda semifinale di Supercoppa Italiana. In palio un pass per la finale in quel di Riyad dove i nerazzurri vogliono vendicare il KO dell'anno scorso, subito in rimonta contro il Milan.

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Chivu: “Non meritiamo di stare qua, un regalo. Calha c’è. Scontri diretti? Roma non la citate mai”
Cristian Chivu parla in conferenza stampa alle ore 12.30. Ecco la diretta testuale delle parole del tecnico nerazzurro.
"Momento di svolta? E' un trofeo che si può vincere con due partite. Dall'inizio ci siamo riproposti di giocare sempre con voglia, ambizione e determinazione. Questa squadra può crescere ancora, ha l'ambizione giusta per portare avanti il percorso. Forse non meritiamo di essere qua, approfittiamo del nuovo format della Supercoppa. Questo mini-torneo è un regalo per noi e per il Milan, se siamo qua ce la giochiamo fino in fondo"
Un giorno in meno di recupero, in caso di finale, può cambiare? E Calhanoglu come sta?
—"Calhanoglu oggi si è allenato, è a disposizione del gruppo. Da valutare se dall'inizio o a gara in corso. Sul giorno in meno o in più, ormai siamo abituati, pensiamo alla partita di domani, è la cosa più importante"
Perché la scelta di arrivare in Arabia Saudita solo un giorno prima della finale?
—"Sapevamo che avrebbe fatto freddo. E' una scelta. Avevo chiesto di arrivare oggi, mi è stato detto che sono sei ore di volo e due di fuso, abbiamo scelto di arrivare un giorno prima"
Vincere un trofeo
—"A me non cambia niente, non sono a caccia di reputazione. Sarei felice per loro, mi godo la nostra crescita, vogliamo far vedere che sono bravi e validi in giro per l'Italia e per l'Europa. Meritano tanto per quello che sono dal punto di vista umano, abbiamo la voglia e la consapevolezza di quello che vogliamo e possiamo fare. Ce la mettiamo tutta tutti i giorni, solo così si costruiscono squadre che avranno la possibilità di vincere trofei. Il Bologna non è una squadra scomoda solo per l'Inter, un po' per tutti. Lo era prima con Thiago Motta e con Sinisa, lo è tuttora con Italiano. Hanno energia, fanno cose che mettono in difficoltà chiunque, dobbiamo pareggiare la loro intensità"
Allenare l'Inter
—"Non mi risulta che abbiamo perse tre finali, una e basta. Per me è un onore allenare un gruppo come loro, hanno lavorato sodo, è un gruppo unito, ha tanta voglia da offrire e vedere. Il gruppo è affamato, vuole vincere trofei. Noi come staff abbiamo fatto del nostro meglio per riportare entusiasmo e autostima. Il calcio è anche bastardo certe volte quando si perde immeritatamente ma si deve uscire sempre a testa alta fuori dal campo. Sappiamo l'impegno che mettiamo tutti i giorni e quello che vogliamo creare per il futuro"
Da migliorare negli scontri diretti
—"Anche la Roma è uno scontro diretto che non viene mai nominato, non dobbiamo dimostrare niente. Per vincere bisogna meritarselo, a prescindere da quello è l'avversario. Dobbiamo dare il massimo di quello che abbiamo, nessuno ci regala nulla. Si esce vincitore o sconfitto ma lo si deve fare a testa alta. Di sicuro a noi non manca la voglia di vincerle tutte ma non è mai semplice. Quello che è accaduto l'anno scorso con il Milan è il passato, cercheremo di passare il turno col Bologna, poi si vedrà"
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