Tra i tanti temi toccati da Antonio Conte in conferenza stampa ce ne sono due che si distinguono. Il tecnico dell'Inter si è espresso rispetto alla proposta di utilizzare il Var a chiamata e si è espresso in maniera piuttosto netta: "Non mi piace perché io non devo chiamare nessuno. Se c’è una situazione che è chiara, cosa devo chiamare? Devono vederla loro. Abbiamo già tanti pensieri, dobbiamo chiamare pure il Var: chi sta li cosa fa? Quando mostrano le immagini sono chiare per decidere uniformemente al 95%: la trovo una cosa non utile. Ci sono le immagini, stai lì".
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Conte, il messaggio ai vertici arbitrali è chiarissimo. Stagione ‘strana’, ma il motivo…
Due dei temi toccati da Antonio in conferenza stampa
Conte ha approfondito il tema dell'uniformità di giudizio da parte degli arbitri, della quale si sono lamentati in queste settimane Commisso, Fonseca e Gasperini: "Sicuramente ci sono difficoltà, sono oggettive queste difficoltà: ci sono state situazioni che hanno lasciato e lasciano perplessità. Noi dobbiamo avere la volontà, la voglia di credere sempre che ci sia buona fede: questo è alla base di tutto. Perché nel momento in cui non dovessimo pensare questo, è giusto alzarsi e andare via. La malafede non puoi accettarla. Penso che ci sia l’errore, che ci siano stati errori anche abbastanza importanti anche in passato: ci auguriamo che ce ne siano sempre meno, a favore e contro. Questo è molto importante".
Ma se la stagione è un po' 'strana' il motivo è senz'altro legato ai numerosi infortuni: "E’ una stagione strana e particolare, siamo a 6-7 infortuni traumatici: è difficile riscontrare questi numeri in una stagione, di solito sono muscolari. Infortuni traumatici, fratture, infrazioni è difficile trovarne, poi siamo ancora febbraio. Speriamo di avere tutti a disposizione perché è importante: abbiamo tante partite, sarà importante avere tutti".
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