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Hakimi, ecco perché è perfetto per Conte: “Ora l’Inter è diventata quel tipo di squadra che…”

I nerazzurri alzano l'asticella con un colpo inaspettato e di enorme valore

Redazione1908

"Achraf Hakimi dovrebbe diventare un giocatore dell’Inter. Una notizia inaspettata non solo per il valore del giocatore, ma anche per la sua età e per la squadra proprietaria del suo cartellino, il Real Madrid, che mai aveva dato la sensazione di non volerlo riportare a casa. L’Inter si è assicurata uno dei giocatori più appariscenti delle ultime due stagioni, che tra l’altro aveva avuto un ruolo decisivo nell’eliminazione dei nerazzurri dalla Champions League ai gironi, con una prestazione eccellente nella gara di ritorno. L’Inter quindi è diventata quel tipo di squadra che può comprare giocatori dal Real Madrid giocatori ancora nel loro prime". Esordisce così Ultimo Uomo (Sky) nella sua lunga analisi dedicata al terzino, arrivato oggi a Milano per le visite mediche e la firma con il suo nuovo club. L'Inter.

Un profilo sulla carta perfetto per l'Inter di Conte:"Si è affermato definitivamente nel corso del 19/20 grazie alla sua interpretazione ferocemente offensiva del ruolo di esterno destro di centrocampo. Anche se può essere utilizzato con buoni risultati, se necessario, sulla sinistra, è naturale  che l’Inter lo abbia preso per giocare sulla fascia destra. Se l’Inter ha bruciato la concorrenza è allora anche grazie al progetto tecnico di Antonio Conte, che sembra  cucito sulle sue caratteristiche".

La sua influenza sulle difese avversarie:"Hakimi viene riconosciuto come minaccia credibile per le sue doti nell’uno contro uno, per le sue corse negli spazi, e per la qualità delle sue finalizzazioni e rifiniture. Basta la sua sola presenza, anche lontano dal pallone, a generare una serie di benefici offensivi indiretti a cascata".

Hakimi vs Candreva:"Hakimi ha prodotto molto di più a livello offensivo attraverso dribbling, percentuale di passaggi riusciti e di passaggi nell’ultimo terzo, corse e passaggi progressivi, ma è anche stato sensibilmente più efficiente nelle statistiche difensive individuali (aggiustate in base al possesso), nelle pressioni, nei tackle, negli intercetti e nei duelli aerei. Di contro, Hakimi ha un cospicuo svantaggio nel numero di palloni persi in seguito a un tackle subito (anche per l’elevata mole di duelli ingaggiati) e nella percentuale del rapporto tra tackle riusciti e dribbling subiti. Anche i numeri, dunque, confermano la sensazione che Hakimi sia un calciatore spregiudicato in entrambe le fasi, con un alto profitto in caso di riuscita ma anche un maggior margine di rischio. Hakimi nasce comunque come terzino e, come abbiamo visto, ha anche buoni numeri difensivi, dunque non stiamo parlando di un totale digiuno dei principi dell’uno contro uno difensivo, però oggi potrebbe mostrare qualche imperfezione ad alti livelli se messo sotto stress".

Cosa chiederà Conte ad Hakimi: "All’Inter dovrà con ogni probabilità imparare a sfruttare i movimenti ad allargarsi di Lukaku e quelli a supporto di Eriksen, se verrà confermato il 3-4-1-2 visto nelle ultime giornate come assetto di base. Si tratta indubbiamente di due giocatori associativi, che forse partono un gradino sotto rispetto all’ipercinetico Sancho nei duelli individuali, ma che possono ugualmente creare un hub di possesso efficace con l’esterno marocchino".

Il quinto di centrocampo perfetto per Conte: "In tutte le sue esperienze ad alti livelli, Conte ha aumentato il rendimento dei suoi esterni di centrocampo rispetto alle stagioni precedenti, talvolta inventandosi persino dei cambi ruolo radicali (come per esempio quello di Asamoah), ma forse non ha mai avuto sulla fascia un giocatore sulla carta così completo e costante nelle soluzioni offensive e capace di sobbarcarsi anche parecchio lavoro quantitativo, senza dimenticare l’età. È ancora prestissimo per disegnare e immaginare l’Inter 20/21, ma al di là di quali saranno gli altri innesti e le possibili cessioni, l’arrivo di Hakimi ha tutte le carte in regola per essere il miglior biglietto da visita per le ambizioni della prossima stagione. Nonostante la cautela che dovrebbe sempre accompagnare questo tipo di operazioni, i tifosi dell’Inter fanno bene a tenere alta l’asticella delle aspettative".

(Ultimo Uomo)

 

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