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Inter, l’U18 va stretta a Zefi: 11 gol in 9 partite, ma il futuro dipende da lui

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Il gioiellino irlandese, classe 2005, sta mostrando talento e qualità indiscutibili, ma non sta bruciando le tappe

Fabio Alampi

Quello di Kevin Zefi è uno dei nomi più chiacchierati dell'intero settore giovanile dell'Inter: l'attaccante irlandese, arrivato a Milano nell'estate del 2021 dallo Shamrock Rovers con grandissime aspettative, sta mostrando sprazzi di classe indiscutibili, ma in queste due stagioni non ha bruciato le tappe come invece ci si aspettava. Dopo un primo anno di ambientamento in Under 17, chiuso con 6 gol in 18 presenze, il classe 2005 è salito in Under 18, dove si sta imponendo come una delle stella (se non LA stella) della formazione di Zanchetta, attualmente prima in classifica.

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Fuori categoria con i coetanei

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In questa stagione Zefi sta dimostrando di essere ampiamente fuori categoria in Under 18, campionato destinato ai classe 2005 come lui: 11 gol in 9 presenze, inclusa la doppietta realizzata lunedì nel 5-1 contro il Parma, oltre ad accelerazioni, dribbling e giocate di pura classe. La realtà è semplice: l'irlandese è troppo forte per i coetanei. Questi numeri e questo rendimento sul campo gli sono valsi la convocazione in Primavera, con cui ha esordito e collezionato 7 spezzoni di gara, tutti tra il 4 ottobre e il primo novembre. Da lì in poi il nulla, e il ritorno in pianta stabile in Under 18, nonostante le difficoltà di classifica della formazione di Chivu.

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Il futuro dipende da lui

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I motivi di questo ritorno in Under 18 sono molteplici: in primis, l'Inter ci tiene a tutelare Zefi e a fargli compiere il suo percorso di crescita con calma, senza farlo travolgere da un'attenzione mediatica già alta su un ragazzo che ha compiuto 18 anni da meno di un mese. In secondo luogo, la concorrenza dei vari Carboni (quando disponibile), Iliev, Owusu, Esposito e Curatolo in Primavera rischierebbe di lasciargli meno spazio di quello che troverebbe in Under 18, dove invece è la punta di diamante della squadra.

Infine, cosa più importante, c'è da fare ancora uno step "mentale": l'irlandese ha un carattere forte, istrionico, molto istintivo, che a tratti può risultare infantile e poco maturo. Da questo punto di vista toccherà a lui decidere cosa fare del suo indiscutibile talento.

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