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Lautaro: “Barça? La strada era quella, ora il mio futuro è all’Inter. Conte mi ha cambiato la testa”

Andrea Della Sala

Lautaro, lo sa che ora per lo scudetto siete i favoriti?

«Favoriti? Non è una parola che mi piace. Ma certo, questo primo posto regala sensazioni positive, mai mi era capitato con un distacco simile sulla seconda. Fa piacere, perché non è casuale ma il frutto di quanto facciamo con il nostro allenatore. Come dice lui: lavoriamo per portare e lasciare un giorno l’Inter nel posto più in alto possibile».

Juve, Lazio, Milan: tre avversarie top battute. Cosa vuol dire?

«Che siamo da due stagioni con Conte. E oggi siamo davvero un’altra squadra, più compatta, dove ognuno di noi lotta prima per il compagno vicino e poi per se stesso: buon segno».

Ma cosa è cambiato, rispetto alla squadra in difficoltà nella prima parte della stagione?

«Siamo stati eliminati dalla Champions, ecco cosa c’è di diverso».

E quindi?

«Si è parlato del patto che abbiamo fatto, noi e l’allenatore. Molto semplice: essere usciti dalla Champions ci ha fatto molto male. E allora ad Appiano ci siamo detti che da lì in avanti sarebbe rimasto un solo obiettivo, lo scudetto. A maggior ragione, poi, dopo aver perso pure la Coppa Italia».

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Cosa vi ha consigliato Conte?

«Di stare attenti a tutto, ai particolari. Intendeva dentro e fuori dal campo: è così che si vince. E questa frase ce la ripetiamo ogni giorno nello spogliatoio: è il nostro comandamento. Noi giochiamo per la vittoria, lavoriamo per questo, è il nostro traguardo. E sa qual è la nostra qualità?».

Prego.

«Saper cambiare, saper adattarsi. Giochiamo in un modo con la Juve, in un altro con la Lazio, in un altro ancora con Milan: proviamo a prenderci il nostro vantaggio contro qualsiasi squadra dopo averla studiata al video».

Teme di più il Milan o la Juve per lo scudetto?

«Penso all’Inter, non guardo altrove».

Lei avrà una classifica personale dei gol a cui è più affezionato. La doppietta al Milan, dove la piazziamo?

«Lassù, in un posto molto alto. Perché sono gol che pesano molto. E perché sono arrivati in un momento molto particolare, con la nascita di mia figlia».

E se vince lo scudetto, cosa fa?

«Un tatuaggio per il mio primo trofeo: è una buona idea».

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