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Petrachi: “Su Lautaro prima dell’Inter? Sì, vi racconto. Darmian e Mkhitaryan…”

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Le parole del dirigente sull'attaccante argentino: "Avevo chiuso col Racing a 7 mln, ma c'erano le commissioni"
Eva A. Provenzano Caporedattore 

In una lunga intervista a TV Play, il direttore sportivo Davide Petrachi, ex di Torino e Roma, ha parlato anche dell'Inter e di alcuni giocatori che ha incrociato nella sua carriera. Come Darmian. «Lo presi dal Palermo poi lo vendemmo allo United per oltre 20 milioni di euro. E’ un ragazzo strepitoso, è il classico giocatore che tutti vorrebbero perché sa fare tutto e anche quando sta fuori incita i compagni».

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E poi ha aggiunto: «Mkhitaryan sono orgoglioso di averlo portato in Italia quando tutti lo davano per finito. L’avevo preso a parametro zero e per me fu un grande colpo, infatti ora sta facendo benissimo all’Inter. È il giocatore più intelligente del centrocampo nerazzurro, infatti Inzaghi non lo toglie mai. Capisce prima la giocata, poi ora sa giocare con grande efficacia anche senza palla, ne recupera una marea e sulle seconde palle arriva sempre prima». 


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L'aneddoto su Lautaro

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C'è anche un aneddoto su Lautaro Martinez. «Se è vero che poteva arrivare al Toro prima che all'Inter? Sì, lo avevamo trattato e avevo un accordo col Racing, per il cartellino, di 7 mln di euro. Lautaro Martinez l’avevamo trattato quando ero al Torino, per un accordo intorno ai 7 milioni con il Racing de Avellaneda. Lui aveva come agente il fratello di Zarate, ex giocatore della Lazio, e in più c'era Moggi a cui si può chiedere, come intermediario. C'erano anche 3 milioni di commissioni che al Toro non avevamo mai pagato a nessuno. L’agente sapeva di avere in mano un gioiello e quindi ha fatto il proprio gioco chiedendo tanti soldi. E’ stato un peccato non riuscire a prenderlo, e sarebbe stato simpatico il Toro al Toro. Ci ho provato”.

Il dirigente ha parlato anche del futuro di Conte: «Mi auguro vada all'estero così smettono di associarmi a lui. Scherzi a parte, io non posso spostarmi dall'Italia per scelte personali. Ho avuto offerte in Inghilterra ma non le ho considerate. Conte è ambizioso e prima di scegliere la prossima meta analizzerà tutto nei minimi dettagli. Secondo me tornerà ad allenare in Premier League dove può esprimersi al meglio. In Italia c'è poco calcio e molto salotto. Ma se ci fosse un progetto importante diventerebbe la Serie A la priorità. Al momento però penso con fatica ad un club italiano che vada su Antonio». 

(Fonte: TV Play) 

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