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Restyling San Siro? L’architetto Mascheroni: “Nascerebbe un Diamante”. Ecco il cambiamento

C'è chi vota per la ristrutturazione del Meazza

Marco Astori

Inter e Milan non ci sentono: no alla ristrutturazione di San Siro, sì ad un nuovo impianto più moderno. Ma, come si legge sul Corriere di Milano, c'è chi vota per un restyling del Meazza, pur di non abbatterlo. Uno di questi è l'architetto Jacopo Mascheroni dello studio milanese Jma, che spiega: "L'impianto ha il dna perfetto per essere uno dei migliori stadi al mondo. Si può fare, servirebbero «200-250 milioni di euro e tre anni di lavori. Il fatto che il Meazza sia costruito con anelli indipendenti tra loro aiuta: basterebbe. chiudere qualche settore alla volta per procedere in tutta sicurezza, riducendo la capienza a 45mila posti. La prefabbricazione delle componenti del progetto permetterà di ridurre i tempi».

Come cambia San Siro?

"Il risultato sarebbe un'arena da 62mila posti - scrive il quotidiano -, più bassa, con le storiche linee sinuose delle rampe rivestite, risagomate eaccentuate dalla scomparsa di terzo anello, torri e tralicci. La nuova coperturasfaccettata servirà a contenere l'inquinamento sonoro all'esterno, e migliorare il comfort acustico all'interno. Il primo passo è la costruzione dell'«anello zero»: tremila posti premium (in totale il progetto ne conta 9.500) a bordo campo, ottenuti abbassando di due metri il terreno di gioco. «È un accorgimento che sfrutta la distanza che separa oggi letribune del primo anello dal manto erboso», spiega l'architetto, con un passato anche nel celebre studio newyorchese del premioPritzker Richard Meier.

I servizi che oggi mancano sarebbero ricavati nei vuoti presenti nei due anelli superstiti, attraverso nuovi solai prefabbricati dove inserire gli spazi di hospitality, food&beverage , i bagni. I tornelli saranno inglobati nel terzo anello esterno: un disco «verde» attorno allo stadio, in parte sotterraneo, che ospiterà i parcheggi, negozi e tutto quello che fa gola ai club e potrà intrattenere i tifosi. Le travi reticolari rosse verrebbero riciclate nella nuova piazza: saranno un doppio «portale» che disegnerà il boulevard che porta al metrò. Infine, capitolo ecosostenibilità: verde «profondo», come chiesto dai residenti, aree a parco, impianto geotermico, sistema di raccolta dell' acqua piovana, luci led e accorgimenti energetici".

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