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Scaroni: “Stadio necessario a Milano, pronto in sei anni. Turbativa d’asta? Non preoccupa perché…”

Eva A. Provenzano
Eva A. Provenzano Caporedattore 
Le parole del numero uno rossonero su San Siro in diretta su Rete 4 ospite del programma 10 Minuti condotto da Nicola Porro

Questa sera, giovedì 6 novembre, alle ore 19.30 su Retequattro, su“10 Minuti”, il preserale condotto da Nicola Porro, è intervenuto Paolo Scaroni, il presidente del Milan, che ha commentato l'acquisto dello stadio Meazza, insieme all'Inter, dal Comune di Milano.

Queste le parole del numero uno rossonero:

-Perché è importante questo stadio? 

Intanto perché Milanoha il diritto di averne uno stadio al livello delle altri capitali del calcio europeo. La città ne ha bisogno e ne hanno bisogno Milan e Inter. Vogliamo offrire uno spettacolo pari o superiore a quello del Bayern Monaco o del Psg. Ci lavoro da sei anni su questo progetto ma alla fine siamo arrivati. D'altra parte le cose belle richiedono tempo. Questa è una cosa così bella, che Milano possa avere il più bello stadio d'Europa, e sono contento di averci lavorato per tanto tempo. 

-Ma si è aperta l'inchiesta su una turbativa d'asta... 

Non sono preoccupato, non c'è stata innanzitutto nessuna gara. Il comune ha messo in piedi una procedura che è precista dalla legge stadi con una manifestazione di interesse, non c'è stata nessuna gara quindi nessuna turbativa francamente. Credo sia un colpo di coda degli oppositori di questo progetto che lottano per impedire di raggiungere questo obiettivo che riteniamo importante per i due club e per Milano. Noi poi come Milan abbiamo una proprietà come Redbird e ci sentiamo equipaggiati per fare una cosa bella e sana e che piacerà a tutti.

-Che armi ci possono essere contro il pregiudizio? 

Facciamo un investimento di più di un miliardo di euro senza chiedere un soldo al pubblico, soldi privati dei fondi americani ed è una cosa di cui vantarsi. Costruiamo un nuovo stadio a fianco del Meazza che utilizzeremo fino al 2030, poi quando il nuovo entrerà in funzione, e abbiamo assoluto bisogno che sia in funzione prima del 2032 visto che il Meazza è stato dichiarato non idoneo dalla Uefa per le competizioni internazionali. A partire da quel momento faremo un albergo, un piccolo centro commerciale, ci saranno la sede del Milan e dell'Inter con i rispettivi musei delle due squadre e ci sarà una zona sportiva accanto al nuovo stadio.

-Nuove costruzioni portano ricchezze e benessere anche se si parla di speculazioni? 

Parlavano di una landa desolata. Lo stadio, la zona dello stadio, o è troppo vuota o troppo piena quando ci sono le partite, completamente buia quando non ci sono partite tanto che si ha paura a passarci. Abbiamo sempre avuto questa idea, fare alberghi, ristoranti e punti di intrattenimento simili a quelle che hanno le città europee. Ad esempio il nuovo stadio del Real Madrid ha sette ristoranti al suo interno che funzionano sempre.

-E perché non farli nel vecchio stadio, dice chi fa un'obiezione...

La ristrutturazione non era possibile farla. Per prima cosa non ci avrebbe consentito di fare il più bello stadio d'Europa, secondo la ristrutturazione di uno stadio con due squadre che giocano ogni due-tre giorni con 70mila persone è impossibile se non si ha uno stadio vicino cui trasferirsi temporaneamente. Vicino a Milano purtroppo non ci sono e sulla base di questo abbiamo deciso per un nuovo stadio accanto a quello di prima. 

-Sei anni chiavi in mano? 

Io ci credo, ne sono assolutamente e certo. Partiamo con la progettazione, nel giro di un anno, un anno e mezzo iniziamo la costruzione. Per il 2030 credo avremo un impianto efficiente e funzionale. 

-Stadio simbolo di Milano o opera che vale per tutta l'Italia?

Per me sarà un simbolo di Milano ma credo che la città possa essere spero un motore, un esempio. Quasi tutta Italia ha bisogno di nuovi stadi, abbiamo perso 20 anni sugli investimenti sportivi e dobbiamo recuperarli. Quando guardiamo agli altri campionati ci rendiamo conto di dover investire dappertutto. E credo e spero che l'esempio di Milano renda moderno il calcio come deve essere per guadagnare campo nelle competizioni internazionali. 

(Fonte: Rete 4)