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Durante l’udienza di lunedì, Commisso ha ammesso di aver scritto di suo pugno i tweet contro il commissioner della MLS e il presidente della USSF. E inoltre, è stato aggiunto fra i messaggi pubblicati anche quello contro la dirigente sportiva Kathy Carter, che in quegli anni ha dato il via alla Soccer United Marketing portando benefici al commissioner Garber e che lo stesso Commisso ha definito in uno dei suoi tweet «un’impresa corrotta».
Durante l’interrogatorio del suo avvocato difensore, Commisso ha poi confermato di aver aperto un secondo account di Twitter sotto il nome falso di Virgil Kane e di aver dato incarico al proprio dirigente delle relazioni pubbliche di continuare a produrre tweet contro MLS e USSF. Ma gli attacchi di Commisso non sarebbero rimasti dentro i confini del calcio, visto che quando l’analista di Fox Alexi Lalas ha criticato la causa della NASL contro MLS e USSF, il fondatore di Mediacom ha ha inviato una lettera a un dirigente dell’emittente televisiva chiedendo che Lalas fosse richiamata anche per via dei rapporti commerciali esistenti fra Fox e la stessa Mediacom.
Commisso, infine, durante la sua testimonianza, ha voluto esprimere il proprio rammarico per le sue azioni: «Non mi sento bene per quello che ho fatto, perché non è da me. Ho smesso di usare l’account Twitter. Non ho fatto nessun tweet negli ultimi cinque o sei anni e sono felice di aver smesso con tutti i social media»", si legge su Calcio e Finanza.
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