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Arrivato all'Inter allo scadere del mercato estivo, in prestito con diritto di riscatto dal Manchester City, Manuel Akanji ci ha messo pochissimo a ritagliarsi un ruolo da protagonista assoluto in nerazzurro. Il difensore svizzero è un intoccabile di Chivu, che a lui non rinuncia mai: sempre titolare, sempre in campo dal primo all'ultimo minuto. Classe, esperienza ad alti livelli, leadership: un innesto fondamentale per la retroguardia interista, sul cui futuro ci sono ben pochi dubbi.
La Gazzetta dello Sport non ha dubbi: "Se c'è una mossa da compiere senza pensarci troppo è staccare quell'assegno da 15 milioni per il City e fare di lui un interista a tutti gli effetti. Il diretto interessato ha spiegato che spera nella conferma perché "sono venuto all'Inter per restare". Gli accordi con il club inglese dicono che c'è tempo fino a giugno e che l'eventuale scudetto nerazzurro trasformerebbe automaticamente il diritto di riscatto in obbligo, ma più della forma qui conta la sostanza. E la sostanza parla chiaro: Akanji è già il primo acquisto in pectore della prossima estate".
"C'è stato un momento in cui Akanji sembrava destinato a frequentare San Siro con la maglia rossonera addosso. Il Milan ci ha provato, lo ha trattato e ci ha anche creduto, ma ha dovuto rivedere i propri piani all'ultimo momento perché Manuel ha declinato l'offerta in nome della cara vecchia Champions: giocarla ancora e riprovarci dopo averla vinta con il City due anni fa, battendo in finale proprio l'Inter, era un pallino del difensore con le treccine. E allora, quando si è fatta avanti l'Inter — che era stata già a un passo da lui nel 2022 — Akanji non si è fatto pregare: quale club migliore per puntare di nuovo la coppa più bella se non quello che l'ha sfiorata due volte negli ultimi tre anni?".
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