"L’infortunio di Gila ha tolto alla Lazio il centrale dominante, l’unico in grado di cercare sempre l’anticipo e di tenere alta la difesa. Tanti fattori hanno provocato il lunedì buio della Lazio. Baroni si è assunto le colpe. Atteggiamento protettivo e saggio, una carezza per aiutare il gruppo a superare il trauma di una sconfitta pesante. Calma e affetto. Niente processi, non rientrano nel suo stile. I confronti devono essere costruttivi e rimanere nel perimetro di Formello: è la sua ricetta. Ora la necessità è prendere coscienza di un segnale. La Lazio ha capito nel modo più ruvido che può diventare una squadra normale e piatta senza l’intensità, i ritmi e l’altruismo dimostrati fino al match con l’Inter. Imparare a riconoscere pregi e difetti rientra in un percorso. Baroni ha la razionalità per trasformare una scottatura in un’altra opportunità di crescita. Il viaggio continua: trentuno punti in campionato, la lotta per la Champions, il primo posto in Europa League e i quarti di finale di Coppa Italia. Sabato sera, a Lecce, il tecnico si aspetta una risposta matura. Ricordare e ripartire".
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