Male i subentrati a Madrid
—"Ma c’è anche altro, dentro alle sue considerazioni. Sollecitato in diretta Sky da Fabio Capello, che fu suo allenatore alla Roma, Chivu ha ammesso che in effetti “chi è subentrato avrebbe dovuto fare meglio”. Nessuna accusa specifica, ci mancherebbe. Però è indiscutibile che le sostituzioni non abbiano rinfrescato la squadra quando stava maturando il primo pareggio in 17 partite. L’uscita di Bonny, che aveva spesso sconquassato la difesa di Simeone e aveva erogato l’assist per Zielinski, è apparsa poco comprensibile. “Volevo sfruttare la freschezza di Thuram e Pio, in attacco ho tante soluzioni” ha spiegato l’allenatore, che invece ha dovuto togliere Zielinski per infortunio (problema muscolare da valutare per Pisa). Però niente è andato bene nel finale.
Un messaggio per Pio Esposito
—"Sucic ha deluso, Frattesi e Luis Henrique non sono riusciti nei pochi minuti giocati a favorire le ripartenze che Chivu voleva dopo l’1-1: “Abbiamo preso un gol da calcio d’angolo pur avendo tutti i saltatori più alti in area ma l’errore è stato concederlo, l’angolo. Non dovevamo perdere il pallone in uscita”. Il destinatario del messaggio è Pio Esposito, che ha sbagliato un passaggio banale per Frattesi a centrocampo concedendo all’Atletico l’occasione decisiva".
"In sostanza, Chivu si sarebbe aspettato un’Inter meno bella e più cattiva. Non è la prima volta che la sua squadra si addormenta senza preavviso, dentro alle fasi più toste delle partite. Il primo gol, di Alvarez, sembra la fotocopia della rete di Pulisic nel derby, con tanto di pallone sradicato dalle caviglie di Calhanoglu. Domenica Pisa è un bivio senza scelte: vincere è obbligatorio per restare agganciati al treno scudetto e soprattutto per non accostare la parola “crisi” al percorso dell’Inter", chiude Gazzetta.
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