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Cruciani: “Bisseck da rosso, se non è espulsione quella… Ma è imbecille chi parla di…”

Marco Astori
Marco Astori Redattore 
Giuseppe Cruciani, speaker radiofonico, intervenuto al podcast "Numer1", ha giudicato così l'episodio Giovane-Bisseck in Verona-Inter

Giuseppe Cruciani, speaker radiofonico, intervenuto al podcast "Numer1", ha giudicato così l'episodio Giovane-Bisseck in Verona-Inter: "Io dico come la penso: l'ho rivisto tante volte. A velocità normale è espulsione: poi oggi ci siamo inventati i quattro principi per i quali si dà l'espulsione: io sono molto restio a darla facile, cambia e rovina le partite. I rossi devono essere dati con parsimonia: qui oggettivamente c'è un giocatore che vai a dire che va verso destra o sinistra, che la traiettoria non è dritta ma è dove c'è Sucic ma che è distante.

Poi che è distante dalla porta. E' sostanzialmente un giocatore proiettato verso la porta senza Bisseck. Non è favoritismo: è ricicciata la storia di Conte-Marotta e della Marotta League, tutte ste stupidaggini qua, imbecilli quelli che parlano di favoritismi e campionato falsato. Per me l'espulsione, checché ne dicano Marelli e altri, c'è tutta perché è un giocatore che va verso la porta: tra l'altro se notate bene Bisseck, appena vede il giallo, sembra quasi sollevato perché consapevole di aver fatto una minchiata.

E' vero che non c'è più la regola dell'ultimo uomo, ma è ultimo uomo di uno che arriva in ritardo su un errore, quello lo anticipa e Bisseck entra a gamba tesa: se non è espulsione quella io non so cosa possa essere espulsione oggi in Italia. E' un errore per me ma è è legittimo che abbia deciso per la non espulsione perché evidentemente secondo lui, visto il regolamento, non ci sono gli estremi".