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Di Canio: “Chivu? Brava anche la dirigenza. E se riuscisse a far capire ai giocatori che…”
Paolo Di Canio, ex calciatore, intervenuto a Sky Calcio Club, ha analizzato così la vittoria dell'Inter sulla Fiorentina: "Nel primo tempo l'Inter non mi è piaciuto l'atteggiamento di alcuni giocatori ancora leziosi, tipo Barella che ha giocato 8-9 palloni d'esterno: anche i compagni si sono lamentati. Anche Calhanoglu troppo lento. Nel secondo tempo è stata un'altra partita, Barella ha tagliato il campo ed è andato nello spazio con convinzione. L'Inter può anche uccidere la partita quando va 2-0, però devi saper gestire quando perdi palla: abbiamo visto una palla dritta in cui Kean quasi riapre la partita e non può permetterselo l'Inter di abbassare così tanto la tensione.
La giocata di Sucic è quel grado nell'imbuto di fantasia ed estro che mancava all'Inter: con lui hai più estro. L'Inter dà la sensazione, più delle altre, che prima o poi possa colpire e far male. Chivu comunica bene, anche ai ragazzi e si vede. Se riuscisse a far capire, che negli ultimi quattro anni questa squadra, in nome di un calcio che a noi è piaciuto tanto, ha perso 2-3 giocatori che stanno lì dall'avvento di Conte: invece hanno acquisito quel metro in più e quella cattiveria. E tralasciano un po' del sé, della leziosità, Barella su tutti: e lui può farlo perché è più credibile per cattiveria, per il ruolo che ha interpretato a farglielo entrare in testa, il senso di missione e sacrificio giornaliera.
Non perché Inzaghi gliel'ha tolta, ma perché è difficile far coniugare le due cose. Brava dirigenza così imponente che è lì da anni che lo fa accettare e lo presenta come allenatore che li guiderà per dare continuità e faranno ancora bene: poi possiamo essere d'accordo o no, per me dovevano vincere di più. Ma a livello di status, questa squadra, grazie alla dirigenza che ha scelto Conte e Inzaghi, si trova lì sempre anche a livello internazionale".
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